di Gianluca Albanese
SIDERNO – Chiamatela pure delibera “Salva Portosalvo”. Anche se non suona bene, il senso della deliberazione numero 112 della Commissione Straordinaria al vertice del Comune di Siderno, pubblicata stamattina sull’albo pretorio on line, consiste in una vera e propria deroga – eccezionalmente per la festa patronale dell’anno in corso – all’articolo 20 del regolamento per la concessione di contributi a soggetti pubblici e privati.
Il regolamento, infatti, approvato con deliberazione numero 17 del 17 gennaio 2013 dall’allora commissario straordinario Luca Rotondi, impone che ci sia un limite massimo del 50% per quanto riguarda il contributo concedibile a chi ne ha fatto richiesta entro i tempi dovuti, e che sia tutto corredato dalla rendicontazione delle spese ritenute ammissibili ed effettivamente sostenute. Ebbene, i commissari Tarricone, Cacciola e Pitaro, con la delibera pubblicata oggi, hanno concesso – limitatamente alla festa patronale in corso – una deroga a tale limite, mediante una norma transitoria che concede la possibilità di ottenere (in questo caso da parte del comitato festa patronale) il massimo importo concedibile, salvo rendicontazione delle spese documentate. Rimane un solo aspetto da definire, ovvero quello dell’importo massimo erogabile per la festa patronale, che verrà fissato da una successiva delibera commissariale. Insomma, sono stati allargati i cordoni della borsa e questo probabilmente, permetterà di fare qualche modifica al programma dei festeggiamenti civili, che molti cittadini hanno reputato inferiore alle loro aspettative o, comunque, agli standard della festa patronale di Siderno. Le principali lamentele riguarderebbero i concerti serali in piazza, tanto che non mancano gruppi e cantanti locali disposti ad esibirsi gratuitamente (pur chiedendo la sola copertura delle spese di “service audio” per l’amplificazione) al fine di arricchire il programma. Staremo a vedere. Per il momento, come ogni anno, non mancano le lamentele dei cittadini per il traffico veicolare reso più difficoltoso e per la mancata fruibilità di alcuni spazi verdi durante la settimana della festa patronale. Ma questa – direbbe Lucarelli – è un’altra storia. Storia di ogni anno.