RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
L’ultimo Consiglio Comunale ha finalmente spazzato via la coltre d’ipocrisia che copriva l’assise cittadina.
L’impeccabile relazione tecnico-politica del nostro Assessore Giovanni Lanzafame ha sortito l’effetto desiderato:
far emergere il grande lavoro fatto in questi due anni e le potenzialità già messe in atto per il futuro.
Le reazioni scomposte e irritate, le menzogne e gli insulti personali che alcuni consiglieri di minoranza hanno riversato contro il nostro Assessore e il nostro Movimento, sono sintomi inequivocabili di mediocrità politica e di completa mancanza di educazione
Vogliamo sommessamente chiedere alla Consigliera Fragomeni, capogruppo del Pd che s’è prodigata in ripetuti e volgarissimi insulti denotando disprezzo per le istituzioni, come mai i fondi per la diga sul Lordo non siano stati comunque investiti nel territorio sidernese per altri progetti, visto il grosso peso politico (sic!) che il circolo cittadino del Pd ricopre all’interno della Regione Calabria? E perché è stata scelta la provincia di Cosenza come beneficiaria di quei fondi? Non vorremmo pensare che il tanto millantato peso politico del Pd sidernese fosse un tantino ingigantito rispetto al peso reale
Sempre sommessamente e con quel rispetto politico e umano che ci caratterizza, vogliamo ricordare al Consigliere Ruso che ha accusato il nostro Movimento di “non aver portato soldi in questo Comune”, che il nostro modus operandi è lontano anni luce da logiche clientelari e spartitorie. Il Comune e la Regione sono Istituzioni pubbliche che interagiscono in base a regole e norme stabilite dalla legge, non certo per favori concessi da qualche capo partito o per la benevolenza di amici degli amici. Questa è l’abc della politica democratica e del rispetto tra poteri sancito dalla Costituzione (fermo restando che attendiamo ancora di sapere, in concreto quali siano i fondi che il locale circolo del PD ha fatto arrivare a Siderno).
Non soddisfatto delle lacune democratiche dimostrate, lo stesso Consigliere Ruso, questa volta in tandem col Consigliere De Leo, ci ha posto un curioso e divertente interrogativo di rappresentanza. Ebbene, noi di Siderno Libera rappresentiamo i circa mille sidernesi che ci hanno accordato la loro fiducia nelle passate elezioni comunali, e la mancata rappresentanza comunale è conseguenza di un semplicissimo tradimento politico. Altri dovrebbero porsi il problema della rappresentanza.
Infine rivolgiamo un pensiero affettuoso al “compagno” Consigliere Sgambelluri. La diffamazione è un’arma che si sconfigge da sola.
Lui stesso in Consiglio Comunale ha affermato che aveva legato la sua permanenza in maggioranza alla trasparenza citando anche una particolare circostanza.
Ebbene, gli atti citati in Consiglio Comunale furono ampiamente discussi all’interno e rigettati dalla maggioranza del Movimento
Ad oggi quegli atti non sono ancora arrivati in consiglio
Eppure, il consigliere Sgambelluri non è più nella maggioranza.
E’ evidente che la decisione di uscire dalla maggioranza era comunque già presa ed era manifestamente legata ad altre logiche politiche
La trasparenza è una virtù politica che non va dichiarata bensì esercitata anche in campagna elettorale.
Colpito il loro nervo scoperto, i novelli farisei si dimostrano, una volta di più, sepolcri imbiancati.
Lo spettacolo raccapricciante ha avuto il suo culmine col tentativo fallito di delegittimare il Presidente del Consiglio Paolo Fragomeni.
Nell’evidenziare l’estrema correttezza e signorilità che ha contraddistinto il comportamento del Presidente del Consiglio, il quale ha fatto inserire (seppur pervenuto con una modalità alquanto irrituale) un punto all’ordine del giorno che vedeva una discussione proprio sul suo stesso operato.
Presidente che ha lasciato che la discussione si svolgesse serenamente e senza alcuna forma di censura
Eppure dopo aver subito invettive
basate sul nulla ed anche interruzioni sgarbate durante il suo stesso intervento , incassato il pieno sostegno della maggioranza, l’opposizione che ha visto cadere l’illusione in cui si era sino ad allora cullata, constatata l’impossibilità di affossare la Giunta Comunale, ha lasciato l’aula prima delle conclusioni, confermando la propria natura avversa alle elementari regole democratiche.
Il PD e i fuoriusciti hanno ricevuto una sberla politica e morale che si ricorderanno per molto tempo. Non ci si può improvvisare politici quando mancano le basi.