di Dalila Nesci*
GIOIOSA IONICA – Gentilissimo presidente Larosa,
La ringrazio molto per il compendio che con tanto garbo mi ha fornito circa i problemi dell’area archeologica del Naniglio, patrimonio comune di estremo valore.
Nella mia breve visita sul posto, accompagnata e informata dal sindaco Fuda, da assessori, esperti archeologi, volontari e cittadini, ho potuto apprezzare il senso di comunità locale sviluppato attorno alla difesa e alla valorizzazione del sito.
Esprimo il mio plauso per gli sforzi e la passione delle istituzioni locali, anche religiose, che con il prezioso contributo di volontari stanno prodigandosi per la salvaguardia e la fruibilità delle aree del Naniglio.
Come Lei ha scritto, c’è però bisogno di un intervento a largo raggio delle autorità di competenza, che non può essere ancora rinviato. A riguardo garantisco il mio impegno personale, convinta che la cultura e la memoria siano le basi del futuro, sempre più compromesso dalla crescenti incuria, indifferenza, superficialità e ignoranza, nonché dalla riduzione delle attività amministrative a rispetto degli equilibri di finanza pubblica, conseguenza di politiche monetarie scellerate quanto truffaldine e nemiche della democrazia.
La Calabria ha bisogno di riferimenti, che sono in primo luogo la sua storia, la sua bellezza, le sue tradizioni e quel sano orgoglio collettivo che esse possono alimentare e orientare per lo sviluppo, l’economia e l’emancipazione.
Mi consenta, allora, di anticipare che per l’effettivo recupero del Naniglio mi rivolgerò a tutti i soggetti istituzionali con poteri specifici, partendo dal sottosegretario Dorina Bianchi, con l’animo di stimolare ampia collaborazione e il desiderio collettivo di raggiungere il predetto scopo.
Approfondirò anche la questione delle risorse già stanziate, muovendomi dai prossimi giorni senza pensare alle ferie.
Con sincera umiltà, lontana dagli schemi partitici resto a disposizione dell’intera cittadinanza di Gioiosa Jonica.
Le porgo i miei più cordiali saluti.
Dalila Nesci
*: deputata, M5s