R. & P.
L’iniziativa di studiare e pubblicare i catasti onciari dei cinque comuni che fanno parte della Vallata del Torbido, nasce dal proposito di voler avviare un’analisi socio-economica di un’area con caratteristiche pedologiche, climatiche e agro-pastorali molto simili. Come e dove vivevano gli abitanti, qual era il loro stile di vita quotidiano, com’erano organizzati amministrativamente, come era strutturata la società di questi centri, sono alcuni degli argomenti ai quali si tenterà di dare delle risposte.
Il progetto si avvale del coordinamento del prof. Vincenzo Cataldo dell’Università di Messina, autore ormai da anni impegnato nello studio di questa tipologia di fonte storica, della collaborazione del dott. Giovanni Pittari (formatore IRRSAE in ambito antropologico), del contributo di altri studiosi impegnati a conoscere la società del tempo. Gioiosa Jonica, Grotteria, Mammola, Martone e S. Giovanni di Gerace saranno, dunque, sottoposti ad una lente d’ingrandimento particolare da parte dell’équipe in un lavoro impegnativo che andrà sicuramente ad alimentare la conoscenza del territorio. L’indagine inizia con S. Giovanni di Gerace, un piccolo centro la cui analisi ha rivelato uno spaccato sociale inedito.
Per l’elaborazione del commento si è seguita la metodologia di ricerca avente come fine l’acquisizione di dati sistematici, col precipuo intento di rendere un contributo chiaro per una più ragguardevole conoscenza del Settecento calabrese e dell’economia locale.
Per capire e far comprendere meglio le dinamiche socio-economiche, si è ritenuto opportuno, quindi, allargare il campo di indagine interrogando le fonti notarili, nelle quali è possibile scorgervi indicazioni varie riguardo l’acquisto o la vendita di un immobile, la dote di una fanciulla ricca o povera, un fatto normale o eccezionale accaduto in paese.
Un altro aiuto è giunto dalle visite pastorali da cui, oltre ad evidenziare i monitoraggi effettuati dai prelati nelle chiese, emergono usi e costumi della gente di San Giovanni. Sono stati poi presi in esame i registri parrocchiali superstiti, per tentare di dare anche una spiegazione sui movimenti demografici del casale, ed il catasto murattiano nella prospettiva di delineare il passaggio epocale della proprietà terriera, dopo la Cassa Sacra, nelle mani della borghesia cittadina.
Il volume è suddiviso in tre capitoli: il primo tratta un breve profilo storico del paese, dalle origini fino alla dipendenza da Grotteria e la conquista dell’autonomia. Nel secondo sono enucleate l’origine e la storia delle tre chiese, mentre il terzo è dedicato al catasto onciario: dalla sua istituzione all’analisi del documento di S. Giovanni. Gli autori esaminano la distribuzione del patrimonio fondiario e dei redditi dei sangiovannesi, gli aspetti demografici, le categorie sociali, la vita quotidiana, il matrimonio, il sistema finanziario, l’agricoltura, l’allevamento, la toponomastica. Il libro si compone di 336 pagine comprensive di foto a colori e in b/n, grafici e tabelle riassuntive.