GIOIOSA JONICA – Si allungano i tempi delle trattative tra i vari gruppi di opposizione in Consiglio per pervenire a una mozione unitaria di sfiducia al sindaco Mario Mazza. Anche la riunione di giovedì sera, infatti, non ha sortito effetti immediati e i tre leader presenti (Elio Napoli per il gruppo dei dissidenti ex “Avanti Gioiosa”, Salvatore Fuda per “Gioiosa che cambia” e Riccardo Modafferi per il Pd) hanno deciso di aggiornarsi alla prossima settimana. Le vicende sono quelle descritte da Lente Locale negli ultimi giorni: lunedì scorso i gruppi di centrosinistra hanno presentato una mozione di sfiducia il cui testo, però, non è stato gradito dagli ex “avantini” perchè conteneva alcuni passaggi che andavano contro di loro; quindi, consapevoli dell’assoluta necessità di pervenire ad un testo comune che possa essere presentato da almeno sette consiglieri le tre compagini consiliari hanno dato vita ad una serie di incontri, per il momento interlocutori. In particolare, i tre leader hanno manifestato la necessità di un approfondimento all’interno dei propri gruppi, allargato alla base di militanti e simpatizzanti. Insomma, vanno coi piedi di piombo. Del resto, la campagna elettorale per le amministrative della prossima primavera è, di fatto, già cominciata.
E sarà, nelle intenzioni manifestate dai principali attori politici locali, una competizione in cui il centrosinistra e gli ex “Avanti Gioiosa” saranno avversari. Ecco perchè si coglie, da parte dei loro leader, una certa preoccupazione pensando a come un’eventuale mozione di sfiducia unitaria, presentata in maniera congiunta con chi fino all’altro giorno era acerrimo avversario nel civico consesso verrebbe interpretata dall’elettorato cittadino nei mesi che precedono il voto. Intanto Mazza prosegue la sua navigazione a velocità di crociera e per mercoledì prossimo ha convocato un incontro a palazzo di città sulla questione inerente l’allaccio al depuratore consortile di Siderno che il Consiglio, all’unanimità ha votato come unica soluzione possibile, bocciando quel project financing finalizzato a costruire un altro depuratore in città o comunque nella vallata del Torbido. Al di là dell’argomento di assoluta rilevanza della riunione, i tre gruppi di opposizione, molto verosimilmente, approfitteranno dell’occasione per esercitare ancora delle pressioni sul sindaco affinché si dimetta, visto che non può più contare sulla maggioranza consiliare dopo le dimissioni degli ex “avantini”. Un’ipotesi improbabile, quella delle dimissioni spontanee di Mazza, ma che leverebbe le castagne dal fuoco a chi, come il Pd ha sempre accusato il primo cittadino di fare scudo proprio agli ex “Avanti Gioiosa” che ora, dopo l’ennesima rottura col sindaco, sono pronti a firmare una mozione di sfiducia unitaria insieme ai gruppi di centrosinistra. E quindi, l’impressione è che passerà almeno un’altra settimana, visto che come ha dichiarato il segretario cittadino del Pd Riccardo Modafferi «Pur essendo impegnati con le primarie e l’allestimento dei punti di iscrizione al voto per eleggere il candidato premier del centrosinistra, abbiamo comunque pensato di convocare l’assemblea degli iscritti per giovedì, al fine di poterci determinare sull’eventualità o meno di sottoscrivere una mozione di sfiducia insieme a Gioiosa che Cambia e il gruppo degli ex Avanti Gioiosa». Insomma, il segretario democrat non vuole correre rischi e mette la questione sul piatto non del solo direttivo ma dell’intera assemblea. La posta in palio, del resto, è alta. C’è una campagna elettorale da condurre e i passi falsi vanno evitati. Vedremo.
GIANLUCA ALBANESE
{module [121]} | {module [121]} |