L’ANAS CALABRIA, associazione di promozione sociale no profit, presieduta dall’ardorese Gianfranco Sorbara, associazione ormai da più di 10 anni presente sul territorio nazionale e sempre al fianco della fasce più deboli, accoglie e rilancia la proposta fatta dal vescovo di Locri rispetto alla scelta della seconda ZES da individuare in Calabria, accanto alla zona attorno al porto di Gioatauro, che immagina la Locride come appunto seconda opzione ideale.
“Una terra come la Locride-dichiara Sorbara- esclusa spesso e volentieri un po’ da tutti gli scenari che contano, quella con meno risorse urbanistiche, forse la più lontana dagli aeroporti e dai treni ad alta velocità, senza un villaggio turistico, dilaniata dal fenomeno mafioso che produce miseria, arresti continui ed in numero simile a quello di una stato di guerra, potrebbe trovare nella ZES un’occasione di rilancio, di riscatto e di dignità, perché non sarebbe più schiava di un assistenzialismo nazionale che se da un lato l’ha fatta respirare negli ultimi 50 anni, dall’altro ha strozzato qualsiasi volontà e predisposizione all’imprenditoria ed all’auto determinazione. Ci stranisce, o meglio non ci meraviglia più anzi ci intristisce, il silenzio della cosiddetta politica nazionale e regionale, a tutte le latitudini, che usa la Locride solo come bacino elettorale, come specchietto per le allodole e come punto di ritrovo per selfie, cene e sfilate a difesa di ogni tipo di diritto negato che esista al mondo. Insomma spesso e volentieri aria fritta, coi nostri consensi e sulla pelle dei cittadini che ancora credono nelle Istituzioni e nella Politica intesa come Polis e quindi nel senso nobile del termine. Quindi, ben vengano la azioni e le determinazioni del Vescovo e della Chiesa tutta che praticamente si trova a riempire un vuoto ormai acclarato della politica. Un ultimo appello mi sento di farlo ai Sindaci ed a tutti gli amministratori comunali, che invece vanno apprezzati e valorizzati, unico avamposto politico credibile, eletti dal popolo, non imposti da nessuno e presenti h24 sul territorio senza o quasi risorse ed a praticare quotidianamente l’arte della politica a titolo gratuito, anzi di tasca loro, e con tutti i rischi e le responsabilità che tutti noi conosciamo: a loro dico di tenere duro, di andare avanti e lottare per i diritti dei cittadini che loro oggi rappresentano, ed in particolare ai sindaci locridei chiedo di intestarsi questa battaglia per la ZES perché solo loro potranno portare un risultato sul territorio, senza aspettare chi ormai latita politicamente da tempo lontano dalla Locride; ripeto, a qualsiasi latitudine, e che ricerca solo candidature ed incarichi”.