di Comune di Martone
Alla vigilia della festa dedicata a San Giorgio patrono di Martone, giovedì 10 agosto 2017 ore 21:00, verrà presentato pubblicamente ai martonesi il risultato della ricerca sul campo e conseguente realizzazione del primo film documentario sulla tradizionale festa arborea che ancora oggi si tramanda da generazione in generazione nel suggestivo borgo che si affaccia sulla costa della locride.
“A ‘Ntinna, la festa arborea di Martone” a cura di Nino Cannatà, pubblicazione per l’editore Squilibri (libro+DVD) nella collana Archivio Tradizioni Musicali/Calabria con il patrocinio e il sostegno del Comune di Martone e della Regione Calabria, il patrocinio e la consulenza scientifica dell’Università La Sapienza di Roma, è impreziosita con i saggi dei professori e ricercatori dell’Università La Sapienza, Antonello Ricci e Pino Schirripa, da un significativo corredo di immagini con foto di Pino Ientile, Antonio Imperitura, Anna Maria Imperitura, Nino Cannatà, foto storiche e, nel DVD, alcuni filmati d’epoca della festa e più recenti riprese della sua riproposizione a Sydney, in Australia, dove nel mese di aprile, la nutrita comunità martonese, replica la festa di San Giorgio martire con la tradizionale festa della ‘Ntinna.
Il film documentario, del quale Cannatà ha curato ricerca, fotografia e regia rimane una suggestiva testimonianza dall’interno delle diverse fasi del rito martonese che si aggiunge alle decine di feste dell’albero prevalentemente presenti nel Pollino tra la Basilicata e la Calabria. E’ solo di qualche giorno fa l’ultima proiezione del film documentario sulla ‘Ntinna a confronto con altri film etnografici dedicati alle più riconosciute feste arboree come quelle di Accettura e Alessandria del Carretto presso Oriolo Cult Festival, nella rassegna “Riflessi arborei tra Basilicata e Calabria” a cura della Film Commission Regione Calabria e Basilicata e del Comune di Oriolo. Dalla prima proiezione di un estratto di 15 min. presso la storica rassegna MAV 2014 di Roma, alla successiva presentazione di anteprima del film documentario presso Expo 2015 a Milano, passando per la presentazione di uscita del volume Squilibri in occasione della festa nazionale dell’albero 2016 presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, alle successive presentazioni di Firenze presso la Biblioteca Comunale e a Torino presso il Salone del Libro nello stand della Regione Calabria lo scorso maggio, A ‘Ntinna di Martone è riuscita a farsi apprezzare e conoscere da un vasto pubblico eterogeneo, unito dallo stesso stupore di scoperta e fascino per un festa così remota ma ancora oggi viva e funzionale alla celebrazione della comunità che si riunisce intorno all’albero con i migranti che rientrano dalle diverse parti del mondo.
Il film documentario sulla festa arborea, che ha tra gli obiettivi quello di testimoniare una realtà di grande valore storico e antropologico altrimenti sconosciuta, rientra nel più vasto progetto di ricerca “Suoni in Aspromonte”, finalizzato alla documentazione di materiale audio-video per la salvaguardia e la tutela del Patrimonio Culturale, Materiale e Immateriale nel territorio calabrese ed in particolare dell’Aspromonte, con lo scopo di sviluppare e diffondere le migliori risorse della cultura di tradizione orale che il territorio ancora custodisce.
Il film racconta le fasi della tradizionale festa che ancora oggi si perpetua ogni anno nel mese di agosto, in occasione della festa patronale di San Giorgio nel suggestivo borgo di Martone in provincia di Reggio Calabria. Tale rito, un esempio di bene immateriale che viene fatto risalire ai miti agrari delle antiche popolazioni contadine, fa parte di una tradizione di feste arboree in cui l’albero (di volta in volta designato come il Maggio, Axis Mundi, albero di cuccagna, albero della vita) viene interpretato come simbolo di fertilità e prosperità riproponendo inoltre lo schema tradizionale del “matrimonio arboreo”.
La presentazione ai martonesi in piazza Vittorio Emanuele, presentata dal Sindaco di Martone Giorgio Imperitura e dal regista Nino Cannatà sarà occasione per ringraziare pubblicamente l’intera comunità protagonista della festa e a cui lo stesso film documentario è dedicato.
Nino Cannatà, regista e scenografo vive e lavora a Firenze. Da tempo coniuga la sua ricerca artistica con l’interesse verso la cultura di tradizione orale. Con questo progetto rende omaggio a uno dei riti più suggestivi e antichi della montagna calabrese.
Squilibri editore: http://www.squilibri.it/catalogo/atm-archivio-tradizioni-musicali/nino-cannata-a-cura-di-a-ntinna.html