di Antonio Fragomeni*
In merito a quanto pubblicato dal movimento politico denominato fattore comune, ho ritenuto doveroso valermi del diritto di replica, non tanto per tutelare la mia persona, ma soprattutto per chiarire come stanno realmente i fatti e qual è il vero senso del comunicato diffuso nei giorni scorsi dal citato movimento politico.
La prima considerazione è che mai, nella recente storia della politica, un partito o un movimento, anche locale, che sta in una maggioranza consiliare, si è rivolto ai giornali (carta stampata ed on line) per attaccare un cittadino – elettore che, sui social network, al pari di altri centinaia di milioni di utenti, manifesta liberamente il proprio pensiero.
La cosa, di per sé, è così ridicola che, per darle una qualche parvenza di credibilità, è stata confezionata con l’uso di concetti come haters (letteralmente odiatori) ossia soggetti che, con falsi profili, si servono dei social per aggredire verbalmente e perseguitare singole persone su aspetti di carattere personale, invocando l’odio razziale, lo stupro, l’omofobia e via discorrendo.
Mai, ed il motivo è fin troppo evidente, si è usato il concetto di hater per definire un cittadino che attacca il potere (ossia gli amministratori locali) contestandogli fatti veri e sacrosanti.
Questo è il senso del comunicato di Fattore Comune, distogliere l’attenzione dai fatti, dagli insuccessi politici, dalle condanne confermate in appello per danno erariale, cercando di etichettare come hater chi fa satira contro i politici al potere, a volte anche con toni forti, ma sempre dicendo la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.
E siccome la verità fa male, qualcuno cerca di censurarla, di imbavagliarla, con la scusa di stigmatizzare i toni, quando in realtà, ciò che teme veramente, non è la forma, ma solo il contenuto.
L’aspetto deprecabile, in tutto questo, è che per mettere un bavaglio a me, si cerca, in modo subdolo e scorretto, di tirare in ballo e colpire indirettamente i miei familiari, mettendo in evidenza la triste realtà di un leader da sempre incapace di sostenere un confronto in prima persona, che riesce solo a servirsi di mezzi indiretti (sia per governare Siderno come sindaco ombra, sia per attaccare i suoi avversari politici).
Io sono e sarò sempre un libero cittadino, non ho tessere di partito ed ho più volte, anche pubblicamente, preso le distanze dal partito di cui mia sorella è segretario cittadino. Come libero cittadino continuerò ad esprimere il mio pensiero, facendo satira ed attaccando chi è al potere, se riterrò giusto farlo, esattamente come ho fatto finora, anche con le precedenti amministrazioni di centro destra, usando gli stessi toni forti (solo che in quel caso, il leader di fattore comune, chi sa perché, non si è mai indignato!!!), ma soprattutto, dicendo la verità.
Se il leader di fattore comune, o qualche altro amministratore dovesse ritenere che io abbia detto il falso, citi il diretto interessato, non i suoi familiari, altrimenti si abbia il buon gusto di tacere.
*: avvocato