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Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, minaccia le dimissioni ancora una volta e stavolta perché il Governo non ha riconfermato i finanziamenti per il suo “modello Riace”.
E’ proprio di qualche giorno fa la comunicazione dei consiglieri di minoranza che hanno contestato la “mancata presentazione dei documenti relativamente ai debiti fuori bilancio-riconoscimento di legittimità e salvaguardia degli equilibri di Bilancio per l’esercizio finanziario 2017/2019” e, pertanto, il non luogo a procedere della convocazione del consiglio comunale causa annullabilità per la mancanza dei pareri dei responsabili del servizio e del Revisore dei conti.
Oggi arriva invece la minaccia di dimettersi se il Governo non manderà i soldi a sostegno del modello propagandato su larga scala come l’unico in grado di ridare vita ad un centro spopolato per l’emigrazione dei nativi in cerca di lavoro.
Un modello quindi assistenziale che, se non rifinanziato, lascerà in giro oltre 5000 immigrati che il comune di Riace fino ad oggi ha mantenuto: che fine faranno?
Riuscirà il sindaco Lucano a creare lavoro per i suoi immigrati visto che, dal 2004, non è stato capace di farlo per i suoi cittadini?
L’Italia non è la vergine America che accolse i pionieri/lavoratori ma una Nazione in balia di una grave crisi economica che sta uccidendo i suoi figli ed il modello multietnico americano non potrà attecchire su un terreno già abbastanza ricco di millenni di storia, cultura e tradizioni.
Di sicuro, noi di Azione Identitaria, non saremo dispiaciuti se la minaccia di lasciare il paese dovesse concretizzarsi ma preferiremmo che, prima di attuarla, trovasse una sistemazione per le persone che finora ha sfruttato per attirare su di se i riflettori di mezzo mondo assurgendo a salvatore dell’umanità e classificandosi tra le 50 persone piu’ influenti al mondo. E’ giunto il momento di dimostrare, per il sindaco Lucano, di potercela fare anche senza gli aiuti esterni poiché con quelli siamo tutti bravi a fare impresa.
Il modello Riace, come quello Lampedusa, non funziona se non in virtu’ di sostegni economici esterni ed a discapito del territorio e se il sindaco ha intenzione effettivamente di dimettersi farà la figura del comandante che abbandona la nave che affonda, ma la cosa non ci stupirebbe poiché consideriamo falso l’umanitarismo prezzolato ed unilaterale.
Paola Turtoro
Portavoce regionale
AZIONE IDENTITARIA CALABRIA