di Emanuela Alvaro (ph. Enzo Lacopo)
LOCRI – «Data la grave urgenza io sono qui senza fare tante parole, io ci sono! È un impegno che assumo personalmente perché comprendo il vostro dramma. Chiederemo l’intervento del Ministero dello sviluppo economico e parlerò personalmente con il consiglio di amministrazione dell’Enel per discutere di un possibile modo per aumentare da parte loro l’attuale presenza al call center». Il senatore Tonino Gentile, sottosegretario del MISE, nella sala del consiglio comunale di Locri, alla presenza del primo cittadino, Giovanni Calabrese, del vice sindaco, Raffaele Sainato del presidente del consiglio comunale Miki Maio e dei lavoratori di Call&Call interessati dalla procedura di licenziamento ha sottolineato loro che la problematica deve diventare di competenza nazionale, ricordando come i loro problemi sono i problemi di quella politica che cerca di trovare soluzioni. «Siete personale qualificato ed è giusto che abbiate le giuste soddisfazioni. La nostra parte la faremo e ci faremo sentire».
Della procedura di licenziamento che si concluderà il 18 settembre i rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti hanno ricordato tutti i passaggi, sottolineando come se la situazione non si evolverà dal giorno dopo si dovrà fare fronte a fatti spiacevoli.
«Oggi qui senatore non stiamo chiedendo niente altro che un nostro diritto: il lavoro. E come il lavoro qualsiasi altro diritto che qui non è garantito, la sanità ne è un esempio – afferma la consigliera del comune di Locri e lavoratrice di Call&Call, Domenica Bumbaca. – La stampa nazionale non ci segue perché dice di non esserci notizia, dimenticandosi che dal 19 settembre qui per molti sarà disoccupazione, sarà lavoro nero. E quando il nostro vescovo parla di dramma sociale non esagera».
Una situazione per la quale il consigliere regionale della Calabria, capogruppo CDL, Francesco Cannizzaro, ha presentato una mozione in consiglio regionale oggetto della prima convocazione dopo il periodo estivo, prevista entro i primi dieci giorni di settembre.
«Io non vi esprimo la mia solidarietà perché non ve ne fate nulla. Voi non siete soli, con voi c’è la Locride e a sollecitare la politica è stata la città di Locri nella figura di Giovanni Calabrese ed è raro trovare le amministrazione in trincea con i lavoratori. La Calabria si deve unire a tutti voi. Con Gentile abbiamo già pensato a delle strade da seguire. Abbiamo incontrato nei giorni scorsi imprenditori calabresi del settore che stanno valutando la situazione, ma non solo».
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