R. & P.
La giornata di oggi rappresentava per i lavoratori di Call&Call un barlume di speranza. Molte le aspettative riposte nell’incontro odierno, anche alla luce di impegni assunti su Locri da esponenti di spicco del Mise. Eppure le speranze sono svanite con le prime dichiarazioni aziendali quando il management ha ribadito la volontà a non voler ritirare i 129 licenziamenti. Alla notizia i lavoratori di Call&Call, che si trovavano in presidio innanzi i locali aziendali, hanno invaso le strade della cittadina bloccando la viabilità.
Dopo aver aderito massicciamente allo sciopero odierno, che ha visto la partecipazione del 99,99% degli addetti, i lavoratori hanno “piantato” le tende innanzi il Palazzo di Giustizia avviando un presidio permanente innanzi un luogo simbolo della Locride.
Il Mise ha aggiornato il tavolo a venerdì 15 alle ore 11.30, invitando l’azienda a concedere ulteriore tempo per individuare soluzioni a scongiurare la perdita di 129 posti di lavoro nel territorio locrideo.
Altre 48 ore di ansia e preoccupazione per un comprensorio già dilaniato dalla crisi di lavoro che rischia di veder implodere la realtà produttiva più grande ed importante del territorio.