di Antonella Scabellone
SIDERNO-Forse in pochi se ne saranno accorti, ma dal 13 settembre il tribunale di Siderno ha definitivamente chiuso i battenti. Il tutto è avvenuto tra l’indifferenza generale della cittadinanza che così, come accaduto per l’ospedale, non ha inteso manifestare né alzare barricate per difendere il suo tribunale.
La chiusura della sezione sidernese del tribunale di Locri è una conseguenza del decreto “taglia tribunali” (d.lgvo 155/2012) che per contenere i costi della giustizia, e ottimizzare l’efficienza del sistema giudiziario, ha disposto la soppressione di 31 tribunali, 31 procure e 220 sezioni distaccate di tribunale. Oltre al tribunale ha traslocato a Locri anche l’ufficio UNEP, meglio conosciuto come ufficio notifiche, che è andato ad accorparsi a quello già esistente di piazza Francesco Fortugno. Le cancellerie sidernesi, per quanto riguarda il ramo civile, hanno invece trovato collocazione in un appartamento che fino a ieri ospitava i locali del Centro per l’impiego di Locri (nella foto). Tutto ciò che riguarda il penale è finito invece nella sede del “vecchio” Tribunale, in piazza Fortugno.
I disagi in questa prima settimana, in attesa che la macchina organizzativa si ricompatti, sono stati notevoli. Confusione negli uffici e lunghe attese agli sportelli anche se, come ci tiene a precisare il presidente del Tribunale di Locri Giovanni Filocamo “ le attività giudiziarie non sono state sospese, nonostante i comprensibili disagi del trasloco. Certo, bisognerà avere un po’ di pazienza perché tutto torni alla normalità – aggiunge Filocamo- credo nella riforma e ritengo che fosse inutile mantenere la sezione di Siderno”. Il presidente in sostanza è fermamente convinto che il trasferimento di Siderno a Locri darà in futuro solo benefici, perché, accentrando gli uffici e unendo le forze, si realizzerà una giustizia più rapida ed efficiente. Questa è stata la ragione, come lui stesso ci spiega, per la quale non ha ritenuto opportuno, pur avendone il potere, e nonostante varie richieste pervenutegli da avvocati del foro, presentare istanza di proroga per rimandare la chiusura di Siderno, così come accaduto invece in altre città (vedi Rossano).
Per nulla soddisfatta, anzi piuttosto indignata, è invece Anna Romeo, avvocato civilista, che insieme a una delegazione di colleghi sidernesi ha incontrato varie volte il presidente del tribunale nel tentativo di salvare la sezione staccata di Siderno, tra l’altro da poco ampliata e dotata di nuovissimi e spaziosi locali. “Non è una questione di campanilismo, ma di certezza del diritto e garanzia della giustizia che così viene negata-tuona la Romeo-. Lasciare una struttura come quella di Siderno, dove tra l’altro non si pagava alcun affitto, per trasferirsi in una più piccola e a pagamento, è un’assurdità. Oggi ho fatto oltre un’ora di fila all’ufficio notifiche, che è efficienza è questa? Inoltre non condivido l’atteggiamento di chi avrebbe dovuto organizzare una protesta e non l’ha fatto”.
Che ne sarà ora dei locali rinnovati dell’ex tribunale di Siderno chiusi prima ancora di essere inaugurati? Si vocifera che ospiteranno la nuova caserma dei carabinieri.