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In merito ai dati diffusi dalle Autorità di Gestione del Por e del Psr attraverso il comunicato “Por e psr: autorità di gestione questi i numeri” nel quale si afferma che “nella tre giorni (Cantiere Calabria) i rappresentati nazionali delle maggiori organizzazioni agricole, non hanno smentito i dati pubblicati dal Dipartimento Agricoltura, aggiungendo un sibillino: perché nessuno lo ha fatto?” la Coldiretti precisa ai responsabili delle Autorità, che l’obiettivo prioritario era e resta ridurre le differenze di reddito con le regioni europee e sostenere le opportunità delle imprese che creano sviluppo e lavoro. Quindi l’imperativo categorico è la qualità della spesa, la sburocratizzazione per l’accesso ai fondi comunitari e i tempi di risposta.
Il moltiplicarsi dei dati, anche con eccessiva retorica per dire che siamo i primi sulla spesa, fa ribadire a Coldiretti che i dati, appunto, devono essere maneggiati con cura perché spendere, per esempio secondo il crono programma dei regolamenti comunitari sul disimpegno delle risorse, è si positivo ma non basta, perché, se permangono le criticità, si rischia di bruciare “talenti” e prospettive sia in termini monetari che di valorizzazione dei progetti di investimento e della stessa imprenditorialità . Difatti, le risorse perse sulla programmazione 2007-2013 non sono oggetto di dibattito. Al Cantiere Calabria, non è che non sono stati smentiti i dati del Dipartimento agricoltura, il tema non è questo, bensì la gestione non positiva, che non consente ai giovani e agli agricoltori di avere risposte, certe e coerenti ai tempi delle imprese.
Si riscontrano facilmente nei bandi emanati e ritirati, le troppe proroghe, le migliaia di Faq, i centinaia di ricorsi e l’assenza ad oggi di decreti che cofinanziano i progetti sulle misure della competitività. Per quanto ci riguarda, abbiamo condiviso la programmazione, messo in evidenza alcune scelte pregevoli effettuate che creano opportunità e danno prospettive alla nostra agricoltura. Ci riferiamo – continua Coldiretti – ad esempio al rapporto stretto tra agricoltori e agroindustria previsto nel bando della Misura 4, Intervento 4.2.1 “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli”, meglio conosciuto come “agroindustria”, che introduce condizioni innovative come il “contratto scritto” tra agricoltori e industria affinché quest’ultima, si fornisca, di prodotti agricoli del territorio.
“Smentire o convalidare dati di spesa è un esercizio che non ci appassiona – commenta Molinaro – ma se tirati per la giacca diciamo che i dati del PSR per una buona parte sono trascinamenti su impegni della vecchia programmazione e poi ancora pagamenti parziali dei premi sul biologico e indennità compensativa. Ci appassiona ancora – continua il presidente di Coldiretti Calabria – la qualità della spesa. Ebbene ad oggi negli impegni e pagamenti fatti, con i fondi comunitari ( POR, PSR, Fondo di Coesione e Patto per la Calabria) che sono sotto la regia di due autorità, e che negli obiettivi dichiarati e programmati dalla Giunta regionale dovevano operare sinergicamente, non troviamo bandi per la competitività dei territori quali: sicurezza idrogeologica, implementazione e ammodernamento reti irrigue, salvaguardia del paesaggio agrario con manutenzioni, pulizia, sicurezza e bonifica dei territori rurali. Ciò, denota la mancanza di coordinamento e la perdita del focus sulle reali esigenze del territorio. Sarebbe buona cosa – propone Molinaro -discutere e approfondire la gestione dei fondi con il partenariato socio-economico e in seconda commissione consiliare per aiutare la giunta anche a tarare i nuovi interventi in base alle nuove esigenze emerse e al palese deficit gestionale”.
*Ufficio Stampa Coldiretti Calabria