di Gianluca Albanese
SIDERNO – «Il problema principale relativo all’assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Siderno è quello di affidarlo a imprese non gravate da interdittive antimafia». Nel corso della discussione relativa alla revisione straordinaria delle partecipazioni ex articolo 24 del decreto legislativo “Madia” n. 175 del 19 agosto 2016, all’interno della seduta di consiglio comunale che ha avuto luogo questa sera, il sindaco Pietro Fuda è andato dritto al punto, replicando a chi aveva espresso delle perplessità sul servizio reso da Locride Ambiente SpA.
«Quando espletammo la gara d’appalto – ha proseguito il primo cittadino – l’altra impresa partecipante è stata interdetta; idem per la società catanese – si riferisce a Geo Ambiente – che più di cinque anni fa aveva l’appalto a Siderno». Insomma, prima di tutto la legalità, sembra affermare il sindaco Fuda, che ha ricordato pure come molti comuni che hanno affidato tale servizio ad altre società abbiano dovuto poi revocarlo per subentrate interdittive antimafia.
La discussione sul tema è stata introdotta dall’assessore al Bilancio Gianni Lanzafame, che ha spiegato come «La legge “Madia” prevede la razionalizzazione periodica delle società partecipate dal Comune di Siderno. Due sono gli enti soggetti a questo obbligo di legge: l’Asmenet che cura i servizi informativi, di cui il Comune detiene una quota pari all’1,9% del capitale, e la Locride Ambiente SpA, che ha un 51% di parte pubblica (5,47% del Comune di Siderno) e il 49% del socio privato Ecologia Oggi. Entrambe sono aziende sane e in attivo, per questo proponiamo il mantenimento della partecipazione da parte del Comune di Siderno. Non sono soggetti a questa revisione periodica per legge sia il consorzio di funzioni Locride Ambiente che il GAL “Terre della Locride”».
E’ toccato al capogruppo forzista Pietro Sgarlato, che ha definito «Inopportuno il mantenimento delle quote in questo due società» introdurre il nodo della presidenza del CdA di parte pubblica di Locride Ambiente SpA, da pochi giorni confermata nella figura di Gianni Gerace, fratello dell’assessore Bianca Gerace. «Di fatto – ha detto Sgarlato – il Comune di Siderno ha aderito da poco al consorzio di funzioni Locride Ambiente – al quale spetta la designazione del presidente di parte pubblica di Locride Ambiente SpA – solo per dare il voto alla rielezione di Gianni Gerace. Ormai, Locride Ambiente serve solo per la distribuzione delle poltrone».
Assente il capogruppo del Pd Mariateresa Fragomeni, è toccato al consigliere anziano dei democrat Carlo Fuda sottoscrivere i rilievi mossi dal capogruppo Sgarlato, rilanciando fino a chiedere al segretario Umberto Nucara una delucidazione relativa a eventuali condizioni di ineleggibilità o incompatibilità del presidente Gerace, visto il rapporto familiare con un assessore del Comune di Siderno. «Perché non poniamo un quesito del genere – ha concluso Carlo Fuda – all’Autorità Nazionale Anti Corruzione?».
Un’eventualità, questa, definita subito insussistente dal segretario di Fattore Comune Peppe Oppedisano, corroborato dal segretario comunale Umberto Nucara che ha escluso cause di ineleggibilità o incompatibilità «Tanto che – ha detto – è inutile porre quesiti sul tema all’Anac».
E se l’altro consigliere del Pd Giorgio Ruso ha detto che «L’importante è che il servizio reso sia buono, indipendentemente da chi occupa il ruolo di presidente del CdA di parte pubblica», il capogruppo Sgarlato ha rilevato come «Molte zone della città sono delle vere e proprie discariche abusive di rifiuti, che esistono da così tanto tempo che a molti cittadino sembrano delle discariche autorizzate. In ogni caso – ha concluso – ricordo che per effetto della legge Madia le società partecipate devono modificare i loro statuti».
Nel ricordare che «In caso di inadempimento contrattuale il Comune può esercitare tutte le rivalse previste della legge», il sindaco Fuda ha comunque confermato che «La mia intenzione è quella di reinternalizzare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti appena saremo usciti dal dissesto» e, a proposito del voto favorevole dato alla riconferma di Gianni Gerace a presidente del CdA di parte pubblica di Locride Ambiente, il primo cittadino ha detto che «Non posso accettare che un altro sindaco provi a impormi l’elezione di un altro presidente».
Il punto è passato col voto favorevole della maggioranza e quello contrario delle opposizioni.
In precedenza, il Consiglio aveva trattato la variazione al bilancio di previsione 2017/2019, ratificando coi voti della maggioranza e del consigliere del Pci Sgambelluri, una delibera di giunta (la numero 286 del 31 agosto) che prevedeva, tra l’altro «Ua razionalizzazione delle voci di bilancio – ha spiegato l’assessore al ramo Lanzafame – che sono comunque a saldo zero, visto che si possono fare entro il 30 novembre a fronte di previsioni di spesa fatte entro il 31 luglio. E’ vero che abbiamo dovuto prevedere una spesa aggiuntiva di 5.000 euro per la copertura delle spese relative ai festeggiamenti patronali di Portosalvo, ma quest’anno la festa può dirsi davvero ben riuscita e con maggiori servizi di regolazione del traffico e più bagni pubblici».
Tra i numerosi rilievi mossi dalle opposizioni, c’è l’asserita, da parte del consigliere Sgarlato «Incapacità di programmare la spesa», mentre dai banchi del Pd Carlo Fuda ha detto che «Si è speso troppo per i concerti e poco per la difesa dell’ambiente e del territorio, nonostante i numerosi aiuti in tal senso giunti dalla Regione Calabria».
E’ passato col voto favorevole della maggioranza e con l’astensione delle opposizioni, il punto relativo all’approvazione definitiva degli studi di microzonazione sismica e analisi della condizione limite per essere recepiti negli strumenti di pianificazione (Psc e piano spiaggia), illustrato dal capogruppo del Centro Democratico Peppe Figliomeni che ha spiegato che «Si tratta di un punto già approvato in via preliminare in Consiglio e con dei contenuti già approvati dalla Protezione Civile. Ora è parte integrante degli strumenti di pianificazione urbanistica».
Alle critiche del capogruppo Sgarlato, che ha detto che «Gli elaborati allegati alla documentazione avrebbero dovuto essere illustrati da tecnici del ramo durante l’esame in commissione, perché in consiglio comunale non si può votare alla cieca non avendo contezza dei dati oggetto dello studio», ha replicato il sindaco Fuda, che ha ricordato come «Gli strumenti di programmazione territoriale sono sempre emendabili in consiglio comunale, qualora si rivelassero scorretti o inadeguati. In ogni caso, al termine della seduta odierna di consiglio comunale, dobbiamo concordare tutti insieme l’attività tesa al raggiungimento dell’approvazione del nuovo Piano Strutturale Comunale».
Il civico consesso ha successivamente approvato il regolamento per l’applicazione del baratto amministrativo che, come ha spiegato nella sua relazione l’assessore alle Politiche Sociali Bianca Gerace «Prevede la possibilità, nel quadro delle somme deliberate dalla Giunta, ad alcuni cittadini la cui situazione reddituale non consente il pagamento di Tasi, Tari e Imu, di compensare il mancato pagamento svolgendo lavori di pubblica utilità con materiali di consumo forniti dal Comune.
La seduta consiliare si è conclusa con la presa d’atto della convenzione associata delle funzioni e dei servizi socio-assistenziali dei comuni del distretto nord e del regolamento dell’ufficio di piano del distretto nord.