BIANCO – Nella mattinata di ieri, un dipendente del Comune di Ferruzzano ha telefonato alla Stazione Carabinieri di Bruzzano Zeffirio chiedendo l’intervento dell’Arma per fermare un soggetto armato di pistola che aveva fatto irruzione negli uffici inseguendo una persona che voleva evidentemente uccidere.
Nel frattempo il soggetto inseguito è riuscito a nascondersi in un ufficio, inducendo l’assalitore a desistere dai suoi propositi.
L’immediato intervento dei Carabinieri della Stazione e di una pattuglia del N.O.R.M., oltre a tranquillizzare i cittadini presenti in Comune, ha consentito di identificare nell’assalitore, Maurizio LUGARA’, di anni 33, originario di Ferruzzano, e in tale F.V. di 40 anni, il soggetto aggredito.
Acquisite le prime informazioni utili al rintraccio dell’autore del gesto, i Carabinieri si sono recati presso l’abitazione del LUGARA’ ove è stato sottoposto a perquisizione personale, domiciliare e veicolare, quest’ultima conclusasi con esito positivo poiché, all’interno della propria autovettura, è stato rinvenuto un proiettile cal.7.65.
Altresì, fino a tarda sera, i Carabinieri del N.O.R.M. e della Stazione di Bruzzano Zeffirio, hanno escusso numerosi testimoni al fine di ricostruire la vicenda.
All’esito dell’attività istruttoria, sono emersi gravi responsabilità a carico del LUGARA’, il quale dopo l’irruzione all’interno del Municipio, ha danneggiato la porta di ingresso dell’Ufficio di Protocollo ove aveva visto entrare F.V., senza però trovarlo.
Pertanto, d’intesa con il Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Locri, il LUGARA’ è stato dichiarato in arresto con l’accusa di danneggiamento aggravato, minaccia e violazione della legge sulle armi e conseguentemente tradotto presso la Casa Circondariale di Locri.