di Comitato esecutivo AssoComuni Locride
Il 14 novembre i sindaci della Locride si recheranno davanti a Palazzo Chigi. Uniti e con una sola bandiera: quella del nostro ospedale e della nostra gente. Sulla sanità e sul diritto alla salute abbiamo l’obbligo morale e politico di non indietreggiare di un millimetro. La situazione in cui versa l’Ospedale di Locri ha raggiunto, oggettivamente, un picco di criticità senza precedenti. E noi, primo avamposto dello Stato, non possiamo più assistere come spettatori passivi allo stato di sofferenza a cui è stata ridotta la nostra gente. Il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, a queste latitudini, viene tragicamente negato ai cittadini della Repubblica, da una classe dirigente sorda e assenteista che altro non ha fatto, soprattutto negli ultimi anni, se non sottrarre alle rappresentanze democraticamente elette l’esercizio della garanzia e della tutela di un sacrosanto diritto, per consegnarlo a meccanismi e agenti di una tecnocrazia incapace e autoreferenziale. Abbiamo deciso pertanto, unanimemente, di portare il grido di dolore di questa terra dinnanzi al Palazzo del Governo del Paese. Se questo atto estremo rimarrà inascoltato siamo pronti a consegnare le nostre fasce tricolori direttamente al Presidente della Repubblica. Ma sia consapevole ogni rappresentante del popolo italiano, dalle cariche più alte dello Stato alle deputazioni parlamentari – e in modo particolare quella calabrese -, che questo significherebbe decretare, in questa terra, l’abdicazione definitiva della Repubblica Italiana.