di Domenica Bumbaca (ph. Enzo Lacopo)
LOCRI – Ad un mese dalla sua scomparsa, il professor Francesco Commisso, viene ricordato dalla famiglia e dalla Città di Locri.
È proprio la famiglia che vuole ringraziare tutti coloro che sono stati vicini in un momento così triste e particolare. La moglie, Joy, ed i figli, Domenico, Erminia, Erin e Jennifer, rivolgono i più sentiti ringraziamenti a tutti coloro i quali, e sono stati veramente tanti, hanno manifestato un immenso affetto nei suoi confronti e della famiglia tutta.
″Siamo stati molto colpiti per le bellissime parole spese nella memoria del nostro amato padre e marito, ciò ci é di grande aiuto nell’affrontare un dolore per noi così forte. Ci teniamo a rivolgere un ringraziamento particolare all’amico e sindaco Giovanni Calabrese per il continuo affetto e sostegno, per averlo onorato dell’accoglienza avuta con l’allestimento della camera ardente presso la sala del consiglio comunale ed avergli così consentito un suo ultimo saluto in un luogo a lui estremamente caro, circondato da persone a cui era molto legato. Per avergli dedicato un minuto di raccoglimento durante il successivo consiglio comunale, ed averlo sempre ricordato con commovente affetto. Lo ringraziamo inoltre, e ne siamo molto orgogliosi, per aver proposto una edizione speciale del Giugno Locrese, a cui lui teneva tanto, nel giorno della ricorrenza del suo compleanno il 24 febbraio prossimo.
Un pensiero particolare é rivolto all’ex sindaco e suo fedele amico Francesco Macri; a Tommaso Raschellà che ha combattuto al suo fianco durante la sua lunga e dolorosa malattia sostenendolo amorevolmente ; alla cara Maria Elena Filippone per tutto ciò che con grande sensibilità ha sempre fatto e a cui lui ha voluto bene come un membro della famiglia; a Domenica Bumbaca , Peppe Napoli, e Pino Lombardo per i toccanti ricordi pubblicati ; e a Enzo Lacopo per l’inaspettato e commovente video in sua memoria. Infine, a tutti i familiari, amici, ex alunni, ex colleghi, conoscenti, che veramente tanto sostegno ci hanno dato e tanta stima gli hanno dimostrato. Non lo dimenticheremo mai. Grazie di cuore”. Ricordi ed emozioni, come quelle suscitate nel leggere il suo discorso in occasione del suo ultimo Giugno Locrese nel 2010.
Dicono i figli: Le sue parole le consideriamo come una sorta di testamento ed é rivolto a tutti coloro i quali sapranno riconoscersi nelle sue parole: “L’Amore è per me ancora più importante dell’aria che respiriamo. L’amore è tutto: è fons vitae. Io amo la vita e di conseguenza io amo tutto cio’ che mi sta intorno: amo le persone, i luoghi, il mio mare, la campagna, Gerace, Antonimina, l’Aspromonte, le nostre tradizioni, la nostra cultura. Io amo mia moglie da oltre 50 anni, ne sono ancora innamorato, amo la mia famiglia, i miei figli, i miei nipoti, i miei antenati, i coloni greci che più o meno 2700 anni fa fondarono la città di Locri Epizephyri. Amo la mia terra, amo Locri che mi ha dato i natali e dove sono tornato dopo una lunga e formativa permanenza all’estero. Tornare a Locri è stato un atto d’amore, come atto d’amore è questo stesso Giugno Locrese. La presenza è un atto d’amore perché amare non è ricevere o possedere ma è dare, è avere rispetto delle persone o cose che si amano, è avere rispetto per quello che siamo. Noi questa sera andremo a premiare delle persone che con il loro lavoro, la loro professionalità hanno voluto esternare questo atto d’amore verso la poesia, la pittura, l’imprenditoria, il giornalismo, la giustizia, l’arte, la cultura, la politica intesa come servizio reso alla comunità. E questo perché crediamo in una Locri educativa. L’amministrazione comunale che si insedierà la prossima primavera troverà un Giugno Locrese in salute, con un Comitato Scientifico qualificato, disponibile e pronto a suggerire come migliorarlo al fine di farlo uscire dal proprio alveo per diventare un appuntamento culturale di risonanza nazionale. A chi verrà dopo di me il più sincero augurio. Mi congedo da voi tutti con una riflessione: Si dice solitamente che ogni rosa ha le sue spine. Proviamo a pensare che è proprio tra quelle spine che c’è LA ROSA. Felice estate a tutti”.