(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- E’ trascorsa una settimana dall’incontro promosso dal movimento politico culturale Libera Polis in collaborazione con l’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita, in cui con esperti del settore, si è discusso su come prevenire il rischio esondazioni, avviando attività volte al monitoraggio dei corsi d’acqua che destano particolare preoccupazione, con un adeguato piano di manutenzione, strutturale e di azione.
In quell’occasione, era stato il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Raffaele Sainato, ad anticipare alla stampa come l’Amministrazione avesse in realtà già in cantiere, interventi di ammodernamento proprio sulla rete fognaria.
Si tratta di un project financing volto al completamento, integrazione ed ottimizzazione del sistema fognario e depurativo consortile che comprende tra i Comuni consorziati, non solo il Comune di Locri, ma anche di Agnana Calabra, Antonimina, Canolo, Gerace, Grotteria Marina e Siderno, in qualità di ente capofila. Un’idea progettuale nata inizialmente dall’ex primo cittadino di Locri, Francesco Macrì, ora concretizzatasi con l’attuale Amministrazione in carica. L’appalto invece, per le attività di progettazione ed esecuzione dei lavori sulla rete fognaria cittadina, è stato affidato alla Novito Acque Srl.
Gli interventi di ammodernamento della rete fognaria, sono stati presentati alla conferenza stampa di questa mattina, cui hanno partecipato il sindaco Giovanni Calabrese e il suo vice nonché assessore al ramo, Raffaele Sainato, l’assessore alla Cultura, Anna Sofia, il responsabile comunale del servizio tecnico-manutentivo, Vincenzo Orlando e gli ingegneri Tripodi e Pezzano.
Soddisfazione è stata espressa in apertura dal sindaco che, ha spiegato come a breve, si provvederà a risolvere il problema dello scarico delle acque reflue nei valloni, così come nel centro storico e sul lungomare, nel periodo estivo.
Nello specifico, come illustrato dal vicesindaco Sainato, una parte degli interventi avviati e completati, hanno interessato alcune contrade (prive completamente fino a due mesi fa della rete fognaria), quali: Fragapullo, Gabella, Mannella, Gnuramomma, Faraone, Capozza, Tafaria, San Fili e Vallone Fondo. Altri, è necessario portarli a termine laddove sono state riscontrate delle criticità, ovvero nelle vie Tevere, Scaglione e Piave, zone attraversate da valloni principali che anziché avere al loro interno solo le acque bianche (che possono confluire regolarmente a mare), hanno anche le acque fognarie.
<<Per evitare-ha detto l’assessore all’Ambiente-che tutto ciò, vada a finire a mare, ci sono delle vasche di raccolta che attraverso delle pompe di sollevamento, fanno in modo che tutto il materiale scarichi nella rete fognaria. Un doppio costo per l’Amministrazione, non solo dal punto di vista dell’energia elettrica, ma anche per i metri cubi via via maggiori delle acque reflue, perché molte di queste,sono bianche. Gli interventi che saranno applicati nelle vie Tevere, Scaglione e Piave, consentiranno di risolvere anche questa problematica. La nostra Amministrazione- ha continuato Sainato- cercherà di trovare una nuova copertura finanziaria, attraverso la Regione, per l’esecuzione dei lavori su alcune zone rimaste scoperte>>.
Tra gli altri interventi in programma per la Città di Locri, come ricordato poi dagli ingegneri Tripodi e Pazzano, anche quelli condotti su tutte le stazioni di sollevamento esistenti che permetterà alla Novito Acque Srl, durante i 18 anni della sua gestione, di promuovere azioni più efficienti, con un sistema di telecontrollo e la supervisione di apposite squadre.
Soluzioni in arrivo, anche per quanto concerne lo scarico delle acque e la divisione tra le bianche e le nere, attraverso la creazione di due condotte parallele ai canaloni, che convoglieranno solo le acque nere alle stazioni di sollevamento.
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