SIDERNO – Nei giorni scorsi l’Istituto tecnico commerciale Guglielmo Marconi di Siderno, è stato vittima dell’ultimo acquazzone abbattutosi nel nostro territorio, che non si è risparmiato nel lasciare tracce molto evidenti della sua azione. Questa mattina, noi di Lente Locale, abbiamo fatto un sopralluogo per constatare di persona i rischi ai quali potrebbe incorrere l’intero edificio, se non si dovesse procedere con un’immediata manutenzione e dunque con interventi di ripristino delle parti danneggiate. L’imponente struttura, che si compone di 30 classi, di cui 25 appartenenti alla fascia commerciale e 5 a quella di geometra, una struttura dal valore di circa 21 milioni di euro, con soli 5 anni di vita. Pochi per un edificio che di per sé, in condizioni normali non avrebbe dovuto risentire del sopraggiungere di calamità. Nello specifico, secondo quanto ci è stato riferito telefonicamente dal responsabile della sicurezza della scuola, l’ingegnere Esterino Fragomeni, non sono stati riscontrati danni a livello statico. Le forti precipitazioni però, hanno comportato la caduta di alcuni pannelli all’interno dell’ Aula Magna e allo stesso tempo la massa d’acqua ha contribuito alla formazione di macchie d’umidità nelle pareti. Inacessibilità anche dei bagni, con un insufficiente impianto fognario e idrico, senza alcuna opera di intervento,”nonostante sia stato più volte segnalato”, come ci è stato sottolineato dal Vicepreside, professor Bruno Pelle. Con l’arrivo di forti temporali, si vengono così a creare delle condizioni di vera e propria impraticabilità per gli studenti e tutto il personale; è il caso del corridoio centrale al piano superiore, che non appena cade l’acqua dal tetto, si allaga, con il rischio di scivolare. E poi infissi che appaiono non a norma, cortile ricoperto da ogni genere di erbaccia che ne ha impedito l’uso delle piste d’atletica. «Ci siamo più volte rivolti alla Provincia – ha spiegato Pelle – ma vani sono stati i nostri tentativi. Non è la prima volta che l’istituto risente di tali disagi, già precedentemente aveva dato segni di cedimento. E seppur sia stato mandato un geometra, non si è fatto nulla per garantire quella sicurezza che una scuola dovrebbe obbligatoriamente promuovere». Gli studenti non hanno alcuna intenzione di sospendere la protesta, anzi avrebbero voluto proseguire con una forma di occupazione, ma il Dirigente scolastico, professor Fortunato Surace, ha assicurato che chiederà personalmente un incontro con il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, incontro che ci si augura non tarderà ad arrivare.
FRANCESCA CUSUMANO