R. & P.
Sono giunte migliaia di persone, come di consueto, a Santa Domenica di Placanica, presso il Santuario “Nostra Signora dello Scoglio”, fondato da Fratel Cosimo, sabato 4 novembre, questa volta per partecipare alle sacre funzioni e alle celebrazione a Santa per la “Giornata Diocesana di Preghiera per la Salvaguardia del Creato”. L’evento, come ogni giornata particolare e speciale, presieduto dal Vescovo, monsignor Francesco Oliva, è voluto essere una risposta concreta della diocesi locridea, alla piaga dolosa e alla mafia degli incendi che hanno devastato gran parte del territorio. Si consideri che intorno al Santuario sono state raccolte e già messe a dimora centinaia di piante di ulivo, proprio per rivitalizzare la natura e rispondere concretamente alle azioni delittuose compiute da gente priva di scrupoli. Le sacre funzioni hanno avuto inizio alle ore 11,00 con la recita del Santo Rosario alla quale è seguita, alle ore 12,00, la preghiera dell’Angelus. I momenti di preghiera sono poi proseguiti nel pomeriggio con una riflessione d’apertura del pastore diocesano, con l’evangelizzazione di Fratel Cosimo, con la solenne concelebrazione eucaristica, come sempre presieduta da monsignor Oliva, con la processione con il Santissimo Sacramento, la preghiera di intercessione di Fratel Cosimo, con la benedizione eucaristica concludendosi con una breve ma suggestiva processione mariana. Alle ore 15:00, aprendo le funzioni pomeridiane, il Vescovo ha richiamato l’attenzione generale sull’enciclica del Papa, proprio incentrata sulla salvaguardia del creato e ha detto che che bisogna “rinnovare l’impegno di fedeltà alla terra, disposti a custodirla e preservarla per il bene delle generazioni future. Fratel Cosimo, ha quindi svlto una catechesi bliblica dove ha esortato le persone a confessarsi e ha evidenziato che bisogna rispettare e salvaguardare al massimo la natura perché, ha detto, “Le piante sono benefiche per la nostra salute, gli alberi sono utili e preziosi perché ci danno l’ossigeno per respirare un’aria salubre.” Ha poi aggiunto che davanti a Dio non si può esseri superbi e orgogliosi perché chi si umilia sarà innalzato mentre chi si innalza sarà umiliato. Ha ricordato che il male nel mondo c’è proprio perché il diavolo è stato precipitato da Dio dal cielo sulla terra, per il suo orgoglio e la sua superbia. “Quindi,” – ha affermato – “teniamo sempre presente che l’orgoglio e la superbia provengono dal diavolo, sono frutto del diavolo. Stiamo attenti cari fratelli e sorelle, a non lasciarci mai prendere dallo spirito della superbia e dell’orgoglio, ma cerchiamo di vivere nell’umiltà e nella semplicità, come la Vergine Santissima,” – ha concluso, citando il Magnificat: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva”.