Dislivello: 1320 slm 1490 Comuni int: San Luca – Careri
Difficoltà: E. Escursionistico
Un suggestivo itinerario ad anello che ci permetterà di ammirare lo splendore di questo angolo del Parco Nazionale dell’Aspromonte, compreso tra i comuni di San Luca, Santa Cristina D’Aspromonte, Plati e Careri
L’autunno è una stagione meravigliosa per l’escursione, si tratta probabilmente del periodo migliore per camminare. I sentieri sono meno affollati, la fauna selvatica si lascia osservare con più tranquillità e, aspetto ancora più importante, i colori da ammirare; le foreste ed i boschi in questa stagione iniziano ad assumere delle colorazioni incredibili, suggestive ed uniche.
La temperatura è ideale, al mattino l’aria è frizzante ma, con il procedere della giornata, il sole scalda le ossa e i muscoli rendendo sempre più piacevole camminare nei boschi o in montagna.
Si parte dal Pianoro di Cropanelli e si effettua poi una breve deviazione verso il serro Cropanelli che offre un panorama incantevole sulle vette circostanti.
Ci si immette sulla sterrata che scende verso la fontana del Salice, si prosegue verso il vallone dei Fossi, da dove poi si sale, per un centinaio di metri, sino al Rifugio dei Fossi. A questo punto, dopo aver ammirato estasiati l’ampio panorama, non resta che ripercorrere a ritroso il percorso fatto.
Si riprende la pista forestale che sale dolcemente tra boschi misti, fino a giungere, dopo qualche minuto, alla sorgente dei Fossi; da qui si prosegue a mezza costa lungo il Serro Guttia e, dopo pochi minuti, si giunge sulla strada asfaltata che viene percorsa per qualche metro in discesa, fino ad arrivare all’incrocio du Zappunusu.
Si segue quindi per un tratto il sentiero Italia che, in lieve salita, porta a Monte Scorda e, dopo pochi minuti, ci si immette sul sentiero che poi procede sulla pista tra faggi e giovani abeti e, tralasciando i bivi secondari, dopo circa dieci minuti di cammino, si giunge sulla bella ed ampia cima di Monte Scorda, rinomata per lo spettacoloso panorama sulla parte tirrenica che consente di godere, spaziando con lo sguardo da Sant’Elia di Palmi sino a Capo Vaticano.
Fuori dal bosco, si apre il consueto ma appagante scenario, adesso punteggiato dal giallo e dal marrone dell’autunno.
Si prosegue sul crinale e, scendendo verso Monte Misafumera, quota 1390 s.l.m, si attraversa un paesaggio caratteristico per l’alternarsi di fitte faggete ed ampie radure, dalle quali si possono intravedere ora un versante ora l’altro.
Seguendo sempre la carrera, ed immersi ancora in una fitta faggeta, si giunge a monte “u scaluni”, chiamato così per la sua particolare forma a scala.
Giunti nella parte alta del serro “u scaluni”, ci si immette sul sentiero del Cammino Alleanza e, dopo circa 10 minuti, si giunge sulla carrera di Misafumera. Superato il bivio di Trinbuno, si scende verso il versante Ionio e, dopo pochi minuti, si arriva al piano dell’Area di Minuzza; si prosegue a mezza costa attraverso una fitta vegetazione, che farà assaporare la bellezza dei colori di una natura incontaminata, armonizzata dal rigoglio dei vari ruscelli da attraversare.
Superato il vallone di Bernando, ci si immette sulla vecchia mulattiera che attraversa tutto il costone per condurre, in pochi minuti, all’aria dell’acqua del Fagu, da qui, dopo pochi minuti ancora di cammino, si giunge al rifugio dell’Acqua del Faggio; si prosegue sulla sterrata fino ad arrivare, dopo circa 10 minuti, al punto di partenza.