di Redazione
MARINA DI GIOIOSA IONICA – L’ingegner Gino Nicita ha diffuso un documento relativo alla presenza di arsenico nelle acque potabili, indirizzato alle autorità comunali e regionali.
La sottoponiamo alla vostra lettura integrale:
«PER :
- – Sindaco di Marina di GIOIOSA ( RC )
- – Sindaco di GIOIOSA Ionica( RC )
- – Sindaco di GROTTERIA( RC )
- – Sindaco MAMMOLA( RC )
- – Il PRESIDENTE della Regione CALABRIA ( CZ )
- – L’ASSESSORATO Ambiente della Regione CALABRIA ( CZ )
OGGETTO: Arsenico in acque potabili e nei cibi
Un contaminante che lascia il segno sulla salute quando in dosi pericolose si trova nei cibi ed in acqua potabile è l’arsenico.
Si parla di Arsenico ,ma che cosa è ?
E’ un metalloide presente nell’ambiente ( nell’aria e nel terreno ) in forma organica e inorganica
Estremamente tossico e cancerogeno anche per dosi di pochi milionesimi di grammo per
gli uomini, gli animali e le piante ,nelle sue forme inorganiche
Gli esseri umani sono esposti all’arsenico inorganico ( Asi ( III) o Arsenito e Asi (V ) o Arseniato), la forma tossica, principalmente attraverso l’assunzione di alimenti e di acqua potabile .
L’As(III) risulta 25-60 volte più tossico dell’As(V) e centinaia di volte più tossico della forma elementare e di quelle organiche.
L’arsenico assorbito entra nel circolo sanguigno e trasportato nei vari organi e infine nelle cellule dove viene assorbito.
L’’arsenico inorganico può essere assorbito, sia attraverso il tratto gastrointestinale ,sia attraverso l’assorbimento cutaneo e sia per inalazione.
In epoca industriale ,come oggi, la presenza dell’arsenico nell’ambiente viene incrementata dalle centrali elettriche sia a carbone che a gas, da fonderie, dal traffico automobilistico ed aereo,nonché dall’incenerimento dei rifiuti domestici, dalle discariche, dall’uso di agricolo di pesticidi, di fitofarmaci e dai fertilizzanti
Premesso che:
– la dose di Arsenico nelle acque potabili ,dal 2000,in tutta Europa (direttiva 98/83/CE ) ed in
USA ( dal 2006) deve essere ≤10 µg/l mentre nelle linee guida AUSTRALIANE il valore è
≤7 µg/ ( 7 milionesimi di grammo per ogni litro ) l ;
– Con il recepimento della Direttiva Europea 98/83/CE, che è entrata in vigore il 25 dicembre del
2002 ( in ITALIA con il Decreto Legislativo 31del 25/01/03), la concentrazione prevista nell’acqua
destinata al consumo umano è passata da 50 µg/l. a 10 µg/l.
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–non esiste ( ancora ) l’obbligo di speciazione del tipo di Arsenico (Organico o inorganico );
-nell’acqua si trova solo Arsenico inorganico ( la specie più pericolosa );
-già allora il limite ( ≤10 µg/l) per la Commissione americana era apparso eccessivo, tant’è
che in USA si era proposto il valore 5 µg/l che doveva poi arrivare 3,5 µg/l ;
– 4 sono i COMUNI interessati ,che attingono acqua dalla falda TORBIDO
-oggi gran parte di ricercatori concorda per un drastico abbassamento dell’arsenico inorganico
nelle acque potabili anche con bassi e molto bassi valori di Asi ≤10 µg/l , cioè per quantitativi
quasi irrilevanti ( maggiori di 0 ma-≤10 µg/l) , VISTO che si possono avere danni irreparabili alla salute
-il valore di Arsenico inorganico delle analisi di laboratorio analisi , per i due Paesi terminali di
Mammola (a monte ) e Marina di GIOIOSA ( a valle) come valore si legge: Asi= 8,3 µg/l ,
certificato n.° 0206VR/15 per Mammola e Asi = 8,2 µg/,l certificato n. ° 0209VR/15 per Marina
di GIOIOSA.
Come dire: risultati buoni per la norma (≤10 µg/l, ) ma non troppo per gli utenti.
Per quanto in premessa, il sottoscritto , ha cercato di fare una ricerca sull’arsenico inorganico per Asi < 10 µg/l , a partire dall’anno 2000 fino ai nostri giorni
Gli studi fatti in varie parti del mondo, sono stati numerosi,e per ognuno sono emersi notizie preoccupanti per la salute
La cosa che salta agli occhi , forse la più utile, è quella di leggere che l’As-i porta sempre:
- a) MALATTIE del sistema cardiovascolare,malattie cerebrovascolari,malattie delle arterie ,
e dei capillari; elevata pressione sanguigna, infarto ed ospedalizzazione per infarto ,
,incremento nel numero di linfociti ( globuli bianchi) presenti nel sangue,
aberrazioni cromosomiche ,la malattia di Bowen (lesione cutanea pre-maligna),;
- b) danni al DNA ;
- c) effetti diabetogeni;
- d) anomalie neuro-comportamentali durante la pubertà ( deficit nel quoziente di intelligenza verbale) ;
- e) cambiamenti neuro-comportamentali negli adulti, ( nella memoria a lungo termine, in seguito ad esposizione infantili ) ;
- f) effetti sul sistema riproduttivo (complicazioni in gravidanza e poi mortalità fetale,
nascite in anticipo e/o basso peso alla nascita e disfunzioni della placenta) in seguito ad esposizione, in utero, della mamma.
l) As inorganico per dosi medio-basse, evidenziando come il rischio di mortalità aumenti
anche per concentrazioni inferiori al limite definito dall’Unione Europea (10 μg/L).
m) TUMORI come:tumore al polmone,tumore alla vescica, tumore alla pelle,ecc.
Le indagini hanno fornito,anche, elementi tali da poter dire che il limite Asi ≤10 µg/l) adottato per
l’acqua è eccessivo,essendoci anche la componente dovuta ai cibi messi a tavola.
L’arsenico inorganico è stato classificato dalla IARC (International Agency for Research on Cancer)
come cancerogeno per l’uomo (tipo I).
Nel 2006 EFSA( l’ente europeo per la sicurezza alimentare) ha valutato l’As come contaminante di
pascoli e mangimi, rilevando che parte dei dati disponibili, all’epoca, riguardavano ancora l’As totale
ed avevano, quindi, un significato modesto per la valutazione del rischio.
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Nel 2010 la commissione scientifica sui rischi per la salute e per l’ambiente (Scientific Committee on Health and Environmental Risks – SCHER), inoltre, analizzando le deroghe della direttiva 98/83/CE sulle acque destinate al consumo umano, basandosi su una meta-analisi di dati epidemiologici, AFFERMA CHE il rischio di tumore diminuisce rapidamente in modo più che proporzionale al calare della dose/concentrazione di arsenico nell’acqua.
Uno studio (2012-2014 ) dell’EFSA sulla dieta totale (TDS, Total Diet Studies) nazionale ha concluso di non potere fissare un livello di sicurezza per l’ arsenico negli alimenti.
Il gruppo di alimenti che l’EFSA stima contribuire maggiormente all’esposizione all’arsenico inorganico sono i cereali (in primis il riso) e i prodotti a base di cereali.
Questi prodotti, come il pane e la pasta, contengono generalmente poco arsenico ma hanno un alto consumo,per cui cresce l’esposizione.
Dopo i cereali e suoi derivati, vengono, in ordine decrescente, i prodotti alimentari per usi dietetici speciali, l’acqua in bottiglia, il caffè e la birra, il pesce e le verdure.
Si dimostra anche che latte e latticini hanno un ruolo importante nella contaminazione di As-i
( 20% circa ) per i bambini a causa dell’elevato consumo di alimenti per l’infanzia
Detti studi sono stati oggetto di una recente linea guida congiunta EFSA-FAO-OMS .
Pur non fissando il livello di sicurezza , l’EFSA tuttavia, ha stimato l’intervallo di dose, detta
” dose di riferimento”,chiamata BMA , fissata in un’intervallo da 0,3 a 8 μg/kg p.c./giorno (microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno ) ,all’interno del quale l’arsenico causa probabilmente un effetto su un organo umano.
Questo intervallo di riferimento NON È un “livello di sicurezza” per l’arsenico negli alimenti, ma serve capire che i livelli di arsenico negli alimenti e l’esposizione alimentare e dell’acqua nell’UE devono essere il più possibile al di sotto del limite inferiore di questo intervallo.
Questo dato ( intervallo) suggerisce che nelle zone ad alta presenza di As-i ( in terreno e in
acqua) è opportuno fare attenzione anche alle produzioni zootecniche, in particolare a quelle
di cui i ruminanti in lattazione ( le mucche consumano circa 180 l. di acqua al giorno) particolarmente esposte all’ambiente.
Si osserva una crescita di rischio ( anche di morte), al crescere del quantitativo di
As-i (concentrazioni inferiori al limite definito dall’Unione Europea di 10 μg/l).
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) INDICA come accettabile e addirittura solo in via transitoria il valore fino a 10 μg/l di arsenico nelle acque destinate a consumo umano.
Quindi sarebbe utile per MAMMOLA esaminare la sorgente sul torrente CHARO, mentre
molto gravosa è la situazione per Marina di GIOIOSA(dai pozzi della BONIFICA (vicini e a valle di quelli potabili) attinge l’acqua per irrigare, per cui la presenza di As-i nelle acque irrigue sottopone le piante coltivate ad un notevole stress, che ne limita la crescita e tutto quello che si produce nei campi sa di Arsenico ) che necessita di un nuovo campo pozzi( possibile ubicazione in loc.tà CATTOLICA) o di un DEARSERNIFICATORE di Vallata anche per gli altri PAESI
Con la speranza che quanto scritto venga recepito ed abbia un seguito,in un momento in cui l’acqua assume sempre più importanza, si porgono i saluti
Luigi NICITA________________________
Marina di GIOIOSA ( RC ) domenica 30 ottobre 2017».