di Gianluca Albanese
SIDERNO – L’ultima volta che il terzino sinistro (impiegato spesso anche come mediano davanti alla difesa) Amedeo Marin indossò la maglia del Siderno correva l’anno 1967. Sono passati cinquant’anni, ma evidentemente, a giudicare dal calore col quale è stato accolto nel corso della sua recente visita, è come se fosse ieri.
Nella settimana che precede il derby contro il Locri di domenica – attesissimo, specie quest’anno che le due squadre sono appaiate in testa alla classifica – la Siderno sportiva si veste di celeste (anzi…biancazzurra…) nostalgia. Del tempo che fu, quando l’allenatore era Mimmo Cataldo e il presidente Francesco Romeo. Quel Francesco Romeo cui fu intitolato lo storico campo sportivo di via Michele Bello, e padre di Domenico “Mimmetto” Romeo, animatore del museo del calcio sidernese e promotore della riscoperta dei valori (e dei ricordi) di un tempo calcistico che fu, quando le “pay tv” non esistevano, e la prima passione dei residenti era quella per la squadra della propria città.
C’era un grande entusiasmo all’epoca, attorno alla squadra del Siderno, che in parte si sta riscoprendo in questi mesi di successi sportivi. E proprio una domenica di novembre, il 78enne Amedeo Marin è tornato nella “sua” Siderno per una visita organizzata proprio da Mimmetto Romeo.
L’ultima apparizione in città fu nel 1982, quando prese parte a una riedizione del derby tra Siderno e Locri con protagoniste le “vecchie glorie” delle due squadre principali del nostro comprensorio.
«Siderno è la mia casa» ha detto Amedeo Marin, un passato di nazionale under 14 e di calciatore della Reggina, prima di passare al Siderno laddove giocò quattro campionati, per poi essere ceduto alla formazione catanese della “Massimiliano” del presidentissimo Angelo Massimino (divenuto successivamente presidente del Catania Calcio), per la somma ragguardevole, per l’epoca, di undici milioni di lire. Insieme a lui il Siderno cedette il celebre attaccante di scuola Juve Voltolina.
Accompagnato dal figlio e dalla nuora, Marin, veneziano di Oriago, si è sentito a casa, grazie alle tante persone che l’hanno riconosciuto e gli hanno tributato grandi manifestazioni di affetto, tanto da commuoverlo sinceramente. Insieme a Mimmetto Romeo e alla moglie Cesira, Marin ha visitato il campo sportivo “Francesco Romeo” (nella foto), lo stadio “Filippo Raciti”, laddove ha assistito alla vittoria casalinga del Siderno contro il Soriano per 3-1, il cimitero per porgere il doveroso omaggio alle vecchie glorie calcistiche cittadine, e il museo del calcio sidernese di contrada Cerchietto, laddove campeggiano le sue foto in tenuta da arcigno difensore che marca campioni come Sivori e Boniperti.
L’attuale presidente dell’Asd Siderno 1911 Raffaele Salerno gli ha donato la maglia del SIderno 2017-2018.
Prima di rientrare a casa, Marin ha promesso di tornare in vacanza a Siderno la prossima estate, perché qui – lo ha ribadito più di una volta – si sente a casa.
L’ultima volta che venne qui giocò un derby contro il Locri.
Corsi e ricorsi storici?
La Siderno sportiva non lo ha mai dimenticato, lo ha ringraziato della visita e gli vuole ancora un gran bene.