DAL COORDINATORE DEL CIRCOLO SEL DELLA LOCRIDE WALTER DE FIORES RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
BOVALINO – Non ho mai dato troppa importanza alle parole quanto ai fatti, ed il primo fatto che sento nel mio piccolo, da coordinatore del Circolo SEL della Locride, di fare, e che per me e per i componenti del circolo è molto importante, è quello di spostare la sede del nostro Circolo da Bovalino proprio qui, a Benestare.
Caro Rosario, assieme a te fino a questo momento ci siamo battuti in molte battaglie, per esempio sulle questioni sociali, come quelle che riguardano il fenomeno dell’immigrazione, di integrazione e aggregazione, guardando al fenomeno moderno e attuale più che mai del multi-culturalismo come risorsa, cercando di inculcare nella mente di ogni singolo cittadino della Locride che questo fenomeno, sia un fatto di crescita, di crescita sociale, di modernità e di vedute moderne della società. Ci siamo battuti anche su questioni che affliggono il nostro territorio, come l’emergenza rifiuti, guardando positivamente il “modello Riace” di Mimmo Lucano e dichiarando il no netto al “modello Reggio” del governatore Scopelliti, che ha visto aumentare in maniera esagerata l’emergenza rifiuti. Ci siamo schierati apertamente a favore di quei lavoratori che da anni sono precari, siamo e resteremo accanto fin quando non avranno e non avremo vinto assieme la loro e la nostra battaglia, e parlo dei lavoratori LSU ed LPU. Siamo sempre stati accanto alle battaglie degli ultimi e degli emarginati, di quelli che aspettano da troppo tempo un intervento diretto del Governo centrale e della Regione, perché possano vivere e lavorare liberamente in un territorio come il nostro. Alla scuola, che noi crediamo fermamente che sia il vero presidio di democrazia del nostro Paese e della nostra zona. Crediamo nella scuola che toglie dalla strada quei ragazzi che non hanno avuto quella educazione sociale e civile, nel rispetto delle regole, non solo istituzionali, ma di quelle regole sociali, che la scuola può dare attraverso un tempo pieno. Tutte lotte che il nostro partito grazie al tuo lavoro, da Sindaco e da politico, e assieme a te sta portando avanti dignitosamente e con quella sincerità e passione politica che ti distingue. Io personalmente a te devo tanto, caro Rosario, se oggi un giovane di 25 anni è qui a parlare, è coordinatore di un intera aria come la Locride, si batte per il bene comune di questo territorio, è anche merito tuo, perchè mi hai trasmesso quella passione politica che in un momento come questo, di forte anti-politica, non è facile avere. Quella voglia di cercare di cambiare veramente le cose, perché un futuro migliore è possibile, perché non vogliamo essere ancora una volta serbatoio di voti alle elezioni politiche e poi cadere nel dimenticatoio della politica di Governo, siamo con te perché come tu dici sempre, noi siamo: “la Calabria migliore”. In merito a quello che è successo qualche notte fa, che ti ha colpito direttamente, ritengo che tu hai detto tutto e sei stato preciso e diretto in quello che hai dichiarato subito dopo. Ogni tua scelta sarà da noi condivisa, perché capiamo il tuo stato d’animo e quello della tua famiglia, conoscendo la tua passione politica, il tuo amore verso questa terra, la tua volontà di voler cambiare molte cose, come hai dimostrato da quando tu e la tua Amministrazione vi siete insediati al Comune di Benestare, ed hai pienamente ragione quando dici che “lo Stato verso di noi è sordo.” Capiamo anche la tua rabbia, che è anche la nostra rabbia, verso chi ancora oggi, nel 2013, crede di essere il padrone di queste terre, quando dimostra atto vandalico dopo atto vandalico, di non essere padrone nemmeno di se stesso. Caro Rosario, so che io, tu ed il Circolo della Locride, diremo i nostri si e i nostri no, non so se avremo sempre ragione, ma avremo sempre passione, questo è sicuro. In merito ai fatti che si sono susseguiti da parecchi mesi a queste parte, che ti hanno purtroppo e amaramente coinvolto, e che hanno coinvolto anche noi perché non sei solo, perché tutti siamo Rosario Rocca, vorrei aprire una piccola parentesi.Vorrei menzionare un breve comunicato del nostro circolo, redatto e pubblicato prima dell’attentato ai danni dell’automobile di tua sorella Antonella, del 23 Febbraio, comunicato che a malincuore, devo dire, risulta più che mai attuale perché non è cambiato nulla, ma anzi.
Se non c’è un treno che parta dalla Locride e ci porti direttamente fuori Regione, può essere solo responsabilità della ndrangheta?!Se non c’è un’autostrada degna di questo nome, è solo responsabilità della ndrangheta?! Se non c’è una sanità efficiente e che funzioni in modo adeguato, è soltanto colpa della ndrangheta?! Se non ci sono scuole a norma di sicurezza, è solo responsabilità della ndrangheta?! Se non c’è una rete di servizi che faccia fronte all’emergenza rifiuti, è sempre e solo responsabilità della ndrangheta?!Con questo non vogliamo dire che bisogna oscurarne la presenza della ndrangheta dichiarando che non esista o che non se ne debba parlare, anzi. Vorremmo però, sostenere che dare forte visibilità ad alcune lotte, dare meriti ad alcuni lavoratori che soffrono, ma denunciano la presenza della ndrangheta, aiutare la società civile a stimolare e denunciare, promuovere le centinaia di iniziative culturali che emergono e creare delle infrastrutture che permettano la mobilità dei cittadini, possa essere nell’attuale società della comunicazione, di gran lunga più utile, della sola presenza armata dell’ esercito, alla causa della lotta a qualsiasi tipo di mafia. Non abbiamo mai invece pensato che tutto questo è forse da attribuire alla mancanza dello Stato, delle classi dirigenti istituzionali, degli enti istituzionali, dei governi Regionali?! E ciò provoca la nostra marginalità, la marginalità della Calabria, dell’intera Provincia di Reggio, della Locride. E le speranze? Poche, pochissime. E in chi sono riposte? Nei giovani che però, per lo più, sono quasi costretti ad emigrare fuori Regione o fuori nazione per farsi un avvenire, per trovare lavoro e per cercare di realizzare i loro sogni che qui rischiano di essere spezzati. Perché qui lo Stato latita, manca, non esiste e probabilmente non vuole esistere. Ecco adesso, si tratta adesso di organizzare la trama di una nuova relazione tra cittadini e Stato, di non sentirsi trattati da sudditi o da clienti, di essere tutti protagonisti della ricostruzione della Locride in questo caso. E di costruire futuro. E costruire futuro significa guardare con sguardo pulito le cose belle e buone che ci sono, non tacere mai delle cose sbagliate e brutte e anche orribili, non rimuovere nel nostro Mezzogiorno, come nella nostra Locride, la questione scabrosa delle mafie che, colpite mille volte nei suoi tentacoli e nella sua testa, sempre si mostra capace di risorgere nello spazio largo che separa e poi unisce la povertà in cui reclutare e la ricchezza in cui investire. Colpire le mafia significa costruire il mercato, la democrazia, la buona competizione che si mescola con la buona cooperazione. Significa educare alla legalità e ai diritti di cittadinanza. E noi caro Rosario, siamo e saremmo sempre con te, impegnati in quelle battaglie per far trionfare la democrazia, perché riteniamo te l’esempio lampante di democrazia nella Locride e forse in tutta la Calabria. Non vogliamo metterti pressione e dirti di ritirare le tue dimissioni, capiamo il tuo stato d’animo,ma vogliamo che tu sappia che ogni tua battaglia è la nostra, come sempre, che questa terra ha bisogno di gente e di amministratori come te, ti diciamo soltanto di pensarci bene, perché devi sapere, convincerti e ti convinceremo, che non sei solo. Voglio concludere con un pensiero personale, dicendo a Rosario Rocca e dicendo a tutta la cittadinanza della Locride che: l’uomo solo non mi hai mai dato alcun timore, ma gli uomini organizzati mi hanno sempre fatto molta paura. Ecco, loro sono da soli e noi siamo di più!
Ad maiora Rosario