di Redazione
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Il movimento “Libertà è Partecipazione” che fa capo all’ex sindaco Domenico Vestito, ha scritto alla Commissione Straordinaria al vertice del Comune, al Presidente della Giunta Regionale e ai sindaci dell’Unione dei Comuni “Valle del Torbido” per denunciare la paventata ipotesi di chiudere i passaggi a livello cittadini.
Di seguito il testo integrale della missiva, a firma di Domenico Vestito e Raffaele Gennaro.
“Gentilissimi,
scriviamo La presente spinti da un forte senso di preoccupazione, rispetto a un progetto, portato avanti dalla Regione Calabria e da Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., finalizzato a sopprimere (questo il termine utilizzato) una serie di passaggi a livello lungo la linea ferroviaria jonica, che, come noto, attraversa anche Marina di Gioiosa Ionica e, di conseguenza, interessa l’intero territorio dell’Unione dei Comuni Valle del Torbido.
Nelle scorse settimane, in attesa di avere un quadro chiaro ed esaustivo dell’iniziativa progettuale che si intendeva portare avanti, la nostra Amministrazione Comunale aveva espresso ferma contrarietà all’idea di chiudere passaggi a livello a Marina di Gioiosa Ionica e chiesto un incontro alla Regione Calabria per discutere, nel dettaglio, i termini della vicenda.
Marina di Gioiosa Ionica, come sa bene chi la conosce, ha una conformazione urbanistica tutta particolare, che rappresenta un unicum nella fascia jonica. Una buona parte della popolazione residente, infatti, ben ottocento cittadini, si trova nella parte di città che sta al di là della linea ferrata. Sono attive, in quelle zona, compresa tra i torrenti Torbido e Romanò – la linea ferroviaria e quella di costa, quasi mille utenze TARI. Nella stagione estiva i dimoranti nell’area arrivano ben oltre i cinquemila, senza contare i quattordici stabilimenti balneari, le numerosissime attività ristorative, le significative strutture di accoglienza e le diverse decine di migliaia di visitatori che si recano quotidianamente in spiaggia.
A fronte di un tale realtà, i punti di accesso sono limitati e, in buona parte, assolutamente inadeguati. Esistono, infatti, solo due passaggi a livello, uno dei quali – quello che sfocia in via Europa – di ridotte dimensioni e male realizzato, e sono presenti tre sottopassi: quello del Torbido, che andrebbe messo in sicurezza; quello di via Adige, che l’aggiornamento del PAI fa ricadere in zona a rischio inondazione e quello lungo il Romanò, che di fatto è stato ricavato nel letto del fiume. In buona sostanza, l’unico accesso sicuro e appropriato risulta essere quello tra Piazza Zaleuco e Piazza dei Mille, assolutamente insufficiente, da solo, a contenere il flusso di transito sopra descritto.
E’ evidente, quindi, da quanto fin qui sostenuto, che Marina di Gioiosa Ionica non è assolutamente nelle condizioni di sopportare la chiusura di uno dei due passaggi a livello, se non mettendo a repentaglio lo sviluppo, il sistema di comunicazione tra parti della città e, cosa più rilevante di tutti, la sicurezza pubblica. Chiudendo un passaggio a livello, di fatto, si determinerebbe un imbuto, un’autentica trappola in caso di necessità o emergenze, tutt’altro che sporadiche, considerate le frequenti mareggiate.
La nostra Amministrazione, in questi anni, ha lavorato sodo sugli strumenti urbanistici principali: Piano Spiaggia (che necessita solo di approvazione finale in Consiglio Comunale) e Piano Strutturale (in attesa di valutazione dagli uffici regionali).
Una delle questioni più significative affrontate è stata quella della ricucitura delle parti di cui è composta la città, attraverso uno sviluppo sostenibile, nel quale le persone recuperassero il diritto ad occupare pezzi di città, sottraendoli al traffico motorizzato.
In atto, la città consolidata, quella che si sviluppa attorno all’asse viario principale costituito da Corso Carlo Maria e Via Montezemolo, è nettamente separato dalla zona più prospicente il litorale, con il Lungomare C. Colombo e la zona “pescatori”, dalla ferrovia che attraversa e taglia in due parti l’abitato di Marina di Gioiosa Ionica.
Nella primavera del 2016, approfittando dell’invito, espresso nel corso di un incontro sul Piano Regionale dei Trasporti (PRT), e rivolto agli Amministratori locali dall’Assessore Regionale alla Logistica, Prof. Francesco Russo, di avviare processi di “interlocuzione”, l’Amministrazione Comunale avviò una fase di dialogo costruttivo con la Regione, che ha prodotto un concreto risultato, con l’inserimento, nel PRT, del Polo Logistico Multimodale della Locride nell’area compresa tra gli svincoli di Gioiosa Ionica e Marina di Gioiosa di Ionica della strada Jonio-Tirreno.
Nel corso di tale “interlocuzione” fu lo stesso Assessore Regionale a comunicare il finanziamento di circa 600 mln di euro per l’ammodernamento della linea ferroviaria. Finanziamento che avrebbe riguardato, nelle fasi iniziali, la sicurezza del percorso. Fu in questo quadro che l’Amministrazione Comunale di Marina di Gioiosa Ionica predispose uno stralcio del PSC, ormai, come detto, in fase di adozione, che metteva al centro, per l’appunto, la questione complessiva degli attraversamenti. In quel contesto si formularono delle proposte, che di seguito riassumiamo:
- Adeguamento e messa in sicurezza del sottopasso ferroviario nei pressi del torrente Romanò, consentendo anche il passaggio di mezzi pesanti (tipo Vigili del Fuoco);
- Adeguamento e messa in sicurezza del sottopassa ferroviario nei pressi del torrente Torbido, consentendo anche il passaggio di mezzi pesanti (tipo Vigili del Fuoco);
- Trasformazione del passaggio a livello di via Telegrafo vecchio in modalità ciclopedonale;
- Realizzazione di una passerella di collegamento, pedonale, sovrastante la Ferrovia, in prossimità del Teatro Romano e della Torre del Cavallaro;
- Messa in sicurezza del sottopasso ferroviario di via Adige.
Ora, quindi, chiediamo a Voi di essere vigili e custodi credibili del futuro e della crescita di una realtà, che non può essere mortificata da scelte burocratiche, compiute a prescindere dalle necessità della popolazione.
Vi chiediamo e i cittadini di Marina di Gioiosa Ionica Vi chiedono di non difendere, con determinazione e intransigenza, l’assetto urbanistico della città, non cedendo alla richiesta di chiusura di passaggi a livello, ma, anzi, rilanciando con le proposte che sopra abbiamo abbozzato.
Al Presidente e ai Sindaci dell’Unione dei Comuni Valle del Torbido chiediamo di essere voce democratica delle legittime istanze di un territorio che oggi è stato privato di rappresentanza politica di governo. Chiediamo a Voi Sindaci di considerare che le ricadute di questa scelta, se realizzata, ricadranno anche sui Vostri concittadini, che, quotidianamente frequentano Marina di Gioiosa Ionica, in un fecondo interscambio tra le nostre popolazioni. Facciamo appello all’art. 2 dello Statuto dell’Unione, secondo il quale: “L’Unione, con riguardo alle proprie attribuzioni, rappresenta i comuni presenti nel territorio che la delimita, di cui concorre a curare gli interessi e promuovere lo sviluppo, perseguendo la progressiva integrazione dei comuni che la costituiscono, attraverso la sussidiarietà tra gli enti e tenendo conto delle loro vocazioni e peculiarità”.
In attesa di riscontro, si porgono cordiali saluti.
Per Libertà è Partecipazione
F.to Domenico Vestito
F.to Raffaele Gennaro”.