DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL CIUFER DELLA LOCRIDE
Il 2013 verrà ricordato come l’anno più paradossale e assurdo per il trasporto ferroviario della Calabria ionica.
Già in passato alcuni treni sono stati sabotati d’ufficio, con anticipi d’orario o soste inspiegabilmente prolungate o ancora coincidenze rese impossibili per un paio di minuti.
Per non parlare delle biglietterie disabilitate e l’assenza, prevista dal regolamento, dei controlli a bordo treno.
O ancora gli interventi di ammodernamento della linea che aveva permesso di collegare la Locride a Reggio in poco più di un’ora per un paio d’anni vanificati dal Presidente Scopelliti e il suo consigliere “delegato ai trasporti” Orsomarso che nel giro di un paio di settimane dal loro insediamento hanno magicamente regalato quasi mezzora di viaggio in più a viaggio ad ogni pendolare.
Il 2013, però, nonostante la Regione si sia intanto dotata di un vero Assessore ai Trasporti, il dermatologo taurense Luigi Fedele, ha regalato alla Calabria ionica una rara serie di esempi di mala gestione che è bene elencare puntualmente:
1) Treni “fantasma” non segnalati sull’orario, né su internet, né in stazione, ma che in realtà vengono effettuati anche se con pochi passeggeri a bordo in quanto nessuno ne conosce l’esistenza.
E’ ciò che avviene dal 9 Settembre quando alcuni treni che erano stati soppressi “temporaneamente” durante il periodo estivo (nonostante l’utenza in quel periodo raddoppi) vengono annunciati come definitivamente cancellati dall’orario. A più di un mese da quegli annunci, affissi anche in stazione, questi treni continuano a circolare senza alcuna segnalazione ufficiale impedendo, di fatto, a chi vorrebbe servirsene di utilizzarli perché UFFICIALMENTE non esistono. Le uniche segnalazioni sono quelle elettroniche nei pressi del binario che però possono essere viste solo da chi si trova già nei pressi in quella fascia oraria. Scommettiamo che a Dicembre si dirà che era giusto sopprimerli perché si è avuta conferma che non ci viaggiava nessuno?
2) annullati i treni diretti tra Lamezia Terme e la Locride nonostante il ripristino del ponte ferroviario a Marcellinara, ma inoltre non sono previste coincidenze tra i vari treni per cui tra la Locride e Lamezia sono necessarie 4-5 ore complessive per circa 2 ore di viaggio effettivo con attese anche di due ore nelle stazioni di scambio.
3) istituito un treno Intercity tra Reggio Calabria e Taranto con più o meno le stesse fermate di un regionale che inoltre è quasi sempre sostituito da littorine, forse per coerenza, poiché quasi ogni giorno il locomotore va in panne.
Il risultato è che Trenitalia “nazionale”, pagata dallo Stato per effettuare quest’importante treno, non riesce a garantire il servizio e prende quindi in affitto dalla “Divisione Regionale” materiale regionale che però viene sottratto dal servizio ordinario penalizzando gli utenti pendolari e gli utenti dell’Intercity che pagano il doppio per viaggiare in condizioni peggiori.
Da segnalare che la scarsità di locomotori è dovuta alla mancanza di investimenti in merito, a livello nazionale, negli ultimi 30 anni per cui i locomotori più vecchi sono stati accantonati mentre quelli ancora perfettamente funzionanti sono stati spostati lungo le linee ad alta velocità del centro nord per soccorrere prontamente gli Eurostar in difficoltà.
Una doppia beffa per territori come quello jonico che non solo non beneficia di nuovi investimenti, ma viene anche privato degli unici fatti in passato per favorire chi invece ancora ne beneficia.
4) Introduzione delle biglietterie elettroniche in stazione senza possibilità di pagare.
Dopo tanti anni dalla chiusura delle biglietterie con personale umano, dalla quasi totale assenza di rivendite private nei pressi delle stazioni e dalla frequente assenza di controlli a bordo, imposta dai regolamenti che hanno relegato il Capotreno in cabina di guida con il macchinista, Trenitalia ha finalmente capito che un rivoluzionario modo per far pagare il biglietto ai viaggiatori è quello di provare a venderglielo.
Sono state così installate in molte stazioni della linea jonica delle biglietterie automatiche che però per molto tempo non accettavano contanti permettendo il pagamento solo con carte elettroniche di cui la stragrande maggioranza degli utenti è sprovvista.
Fortunatamente dopo qualche mese anche i contanti hanno iniziato ad essere graditi a Trenitalia.
5) Nel mese di Settembre alla Stazione di Soverato ogni treno veniva annunciato a partire da 5 minuti prima del suo arrivo con una serie di messaggi che ad ogni ripetizione indicava un binario diverso per poi arrivare sul binario originario che era comunque diverso rispetto all’ultimo annunciato. Ciò ha creato numerosi disagi a chi è stato costretto, con bagagli e in alcuni casi con le stampelle, a spostarsi inutilmente sui vari marciapiedi.
6) Assenza di aria condizionata sui treni regionali fino ad oltre metà giugno in quanto non erano state ancora effettuate le operazioni di manutenzione dei filtri dei climatizzatori di bordo.
Qualcuno avrebbe dovuto spiegare a chi doveva disporre le operazioni che l’estate in Calabria arriva un po’ prima della data ufficiale del 21 Giugno.
7) Assenza della fermata di Gioiosa Jonica, nodo di interscambio jonio-tirreno, del primo treno del mattino Reggio Calabria – Crotone, che rende molto difficile la fruizione agli utenti provenienti dalla Piana di Gioia Tauro. Questa mancata sosta è inspiegabile perché qualche minuto dopo il treno effettua sistematicamente una fermata NON SEGNALATA ufficialmente sugli orari, ma presente nel tabellone elettronico della stazione, a Riace.
8) Ammodernamento della tappezzeria dei treni regionali.
Su quasi tutti i treni regionali è stata sostituita la tappezzeria dei sedili, con un gradito ritorno al passato essendo stato adottato un materiale simil pelle che è quello più facilmente pulibile e igienizzabile anche dal viaggiatore stesso.
Peccato però che nonostante questa maggiore facilità di pulizia il materiale rimanga perennemente sporco per via dell’evidente assenza di pulizia il che potrebbe rappresentare pericoli per l’igiene pubblica.
Prendo spunto da quest’ultima osservazione per appellarmi all’indubbia professionalità di dermatologo dell’Assessore Fedele che dovrebbe intervenire prima che si manifesti la cancrena, non favorirla.
Considerando che però uno dei suoi primi interventi da Assessore è stato però agire da medico legale a fine turno nei confronti delle storiche linee del proprio territorio d’origine, quelle taurensi, dichiarandone frettolosamente il decesso non nutro grosse speranze.
La speranza è invece che questo territorio si renda conto che da sempre ha beneficiato dei contatti con il resto del mondo ed ogni atto che ne ostacoli la comunicazione interna ed esterna, specie se portato avanti in maniera subdola, è un atto contro l’intero territorio e la sua gente non solo una questione che riguarda esclusivamente “turisti e pendolari”.
Antonio Guerrieri
Referente C.I.U.Fe.R – Locri
Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali
Allegati:
Foto del 14 Ottobre 2013 – Treno 12714 ufficialmente inesistente, ma realmente esistente e segnalato al binario 3 qualche minuto prima della sua partenza.
Foto Stazione di Riace con segnalazione treno per Crotone ufficialmente non esistente in quella stazione.