di Gianluca Albanese
SIDERNO – Dalle motivazioni della sentenza relativa al processo celebrato con rito abbreviato davanti al Gup di Reggio Calabria Filippo Aragona (a carico di 37 imputati, tutti condannati tranne Salvatore Barranca) che prende le mosse dall’operazione “Acer-Krupy” condotta dalla DDA di Reggio Calabria nel settembre del 2015, emergerebbe l’interesse della cosca Commisso per le elezioni comunali del maggio dello stesso anno.
In particolare, alcune intercettazioni acquisite nella sentenza dello scorso mese di luglio, in virtù della quale il boss Antonio Commisso classe ’56 detto “‘u Bucatu” è stato condannato a 20 anni di reclusione, emergerebbe l’attività condotta dal Commisso attraverso un suo emissario, tesa a sostenere la campagna elettorale di un attuale capogruppo di maggioranza, che sebbene non risulti mai intercettato, sarebbe stato il destinatario di attenzioni elettorali da parte del capoclan, così come riportato nei giorni scorsi dal collega Rocco Muscari di “Gazzetta del Sud” in ossequio al “rispetto” nei confronti di uno zio acquisito del capogruppo, già condannato per 416bis nel processo “Crimine”.
Tra i destinatari dei messaggi recapitati dall’emissario di “Ntoni ‘u Bucatu” ci sarebbe anche un professionista sidernese di adozione, che avrebbe manifestato la propria acquiescenza ai desiderata elettorali del boss.
La notizia assume una valenza maggiore alla luce dell’invio della commissione d’accesso agli atti antimafia al Comune di Siderno, disposta dal Prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari lo scorso 23 ottobre, con la commisione che sta per completare il primo trimestre di attività d’indagine (prorogabile per altri tre mesi), al termine della quale redigerà una relazione da inviare allo stesso Prefetto e che potrebbe portare allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
Se dovessero essere confermate le avvisaglie emerse nelle motivazioni della sentenza, emergerebbe ancora una volta l’interesse della cosca Commisso alle vicende politico-elettorali cittadine, nonostante le sentenze dei processi “Recupero-Bene Comune”, “Falsa Politica” e “Morsa sugli appalti pubblici” abbiano pesantemente punito le cointeressenze tra ‘ndrangheta e politica a Siderno nel decennio passato e all’inizio di quello attuale.
Tra l’altro, per domani alle 17, è stata convocata in sessione straordinaria, una seduta di consiglio comunale con due punti all’ordine del giorno: la surroga del consigliere comunale dimissionario Giorgio Ruso (destinatario negli anni scorsi di una grave intimidazione con incendio della propria autovettura e, nei giorni scorsi, di una lettera di minacce) col subentro del vice segretario cittadino del Pd Alessandro Archinà e l’approvazione del regolamento comunale di gestione dei rifiuti.