di movimento politico Agave
Caro concittadino,
con questa lettera il Movimento Politico Culturale AGAVE vuole metterti a conoscenza delle ragioni per le quali sabato 23 dicembre, u.s. il Consiglio Comunale ha deliberato la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune. Noi del Movimento Agave abbiamo certamente sofferto questa decisione, che purtroppo è divenuta inevitabile.
Anzitutto, è bene subito puntualizzare come il Consiglio Comunale abbia sostanzialmente formalizzato una situazione di fatto, perché il regime di dissesto era stato già avviato nell’anno 2013 con il ricorso al Fondo di Rotazione per il pagamento dei debiti cosiddetti “fuori bilancio” approfittando della cosiddetta “Norma salva Sindaci”. Infatti, secondo quanto previsto dalla normativa vigente questa richiesta comporta l’applicazione delle norme previste per il dissesto, e cioè: le tariffe dei servizi a domanda individuale e fornitura acqua potabile, raccolta rifiuti solidi urbani, trasporto alunni, somministrazione refezione scolastica, etc. sono elevate al massimo. Inoltre, è fatto assoluto divieto di assumere nuovo personale dipendente1. A noi basta rilevare che questo stato di cose è in vigore sin dall’anno 2013. Ciò vuol dire che con la formalizzazione del dissesto finanziario non ci sono variazioni economiche e finanziarie peggiorative a danno dei cittadini, che – si ripete – pagano già per intero il costo dei suddetti servizi.
L’altra faccia della medaglia è che il Consiglio Comunale, ufficializzando un “dissesto di fatto”, ha bloccato tutti i creditori, i quali non possono procedere ad esecuzione forzata previo pignoramento delle somme loro dovute, ma dovranno attendere che la liquidazione delle loro spettanze venga eseguita dalla Commissione Liquidatrice. Ancora, con la dichiarazione di dissesto il Comune sarà risanato al massimo entro cinque anni, mentre mantenendo lo stato di pre-dissesto il risanamento si sarebbe potuto protrarre fino a vent’anni, secondo la normativa vigente.
E allora, stando così le cose, va tutto bene? Possiamo ritenerci soddisfatti? No! Certamente no! La maggioranza consiliare avrebbe ben volentieri evitato la decisione di cui sopra. A tal fine, infatti, il Sindaco si era messo in relazione con i funzionari ministeriali per rimodulare il Piano Finanziario di Riequilibrio, deliberato nel 2013 e non ancora approvato. Purtroppo, mentre produceva il massimo sforzo in questo senso, l’Amministrazione Comunale è venuta a conoscenza di un debito di 5.113.115,86 di Euro. In questo importo sono compresi i debiti derivanti da sentenze o atti equiparati, relativi alla grande mole di contenzioso, ed ancora altri
1 Chi vuol sapere di più legga gli artt. 243 e ss. del D. Lgs 267/2000 (TUEL)
debiti tra i quali l’importo più significativo è nei confronti della Regione Calabria per il mancato pagamento della fornitura dell’acqua potabile, a partire dall’anno 1985 e fino all’anno 2004. Inoltre, all’importo precedentemente citato, si aggiunge la cifra di 5.999.359,98 di Euro relativo al disavanzo accertato dalla Commissione Straordinaria.
Pertanto, la somma complessiva dei debiti del Comune è di oltre di 11.000.000 di Euro. Si deve poi aggiungere che il debito nei confronti della Regione Calabria doveva essere pagato già nel 1994 dalla Commissione Liquidatrice del primo dissesto finanziario. Così non è stato. Tuttavia, quando anche nell’anno 2007, la Regione Calabria ha chiesto il pagamento delle somme di cui sopra, l’Amministratore del tempo ha riconosciuto un debito in prescrizione e che, quindi, non sarebbe dovuto essere pagato. Errore gravissimo!
Per ultimo, nel 2013, la Regione ha comunicato al Comune di Bovalino un’ennesima ipotesi di rateizzazione, pervenuta qualche mese prima dell’adozione della delibera di approvazione del Piano di Riequilibrio. La domanda ovvia è se l’Amministratore di allora abbia volutamente ignorato la lettera della Regione, non includendo nel piano anche la somma dovuta alla Regione Calabria. Purtroppo, il debito esiste, poiché nemmeno la Commissione Straordinaria, nella sua duplice composizione, ha preso in esame il problema. I tentativi dell’attuale amministrazione di opporre l’intervenuta prescrizione sono stati ovviamente vani, visto il già citato riconoscimento del debito nel 2007, come è fallito pure il tentativo di ottenere una riduzione della somma da pagare.
Noi del Movimento Agave abbiamo sempre sostenuto come fosse necessario un cambiamento di mentalità ed un nuovo modo di operare, eliminando strascichi di qualsiasi tipo e interventi infruttuosi. L’obbiettivo principale è quello di mettere il Comune in condizione di rialzarsi e di riprendere il ruolo che gli compete nel contesto territoriale. Ma, per fare ciò, era necessario innanzitutto che la nostra classe dirigente si assumesse la responsabilità di non ignorare la grave situazione debitoria esistente, girandosi dall’altra parte con il classico “tiriamo a campare”. Anche questo è cambiamento! Se questa Amministrazione avesse seguito l’esempio delle precedenti, le conseguenze negative di tutto sarebbero ancora una volta cadute sui più giovani, su chi viene dopo. Noi del Movimento Agave abbiamo pensato che si debba chiudere con il passato e che, per far decollare la Comunità di Bovalino, sia necessario che non esistano vincoli di alcun genere che possano pregiudicare l’azione amministrativa. Sarà dura, ma ce la faremo!
CONCLUDENDO, rileviamo quanto segue:
Era una decisione inevitabile dichiarare il dissesto, visto lo stato deficitario dell’ente e visto che ciò è stato documentalmente provato….
L’attuale amministrazione continuerà a rimanere in carica…
Le tasse non aumenteranno perché già sono al massimo dal 2013…
Non ci saranno problemi per la pianta organica dell’ente…
L’amministrazione insieme ai bovalinesi farà rinascere questo paese!
Bovalino (RC), GENNAIO 2018 IL CONSIGLIO DIRETTIVO