R. & P.
Il prossimo sabato 27 gennaio si celebreranno le cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario. In tale occasione il C.I.A.G., Comitato Idonei Assistenti Giudiziari, sarà presente, con propri rappresentanti, nelle varie cerimonie che si svolgeranno in tutto il Paese, per chiedere a gran voce lo scorrimento totale della graduatoria degli idonei all’ultimo concorso per il profilo professionale di assistente giudiziario.
Concorso in cui ha fortemente creduto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, a cui va dato il merito di aver intrapreso un importante percorso di rinnovamento del personale amministrativo all’interno del comparto Giustizia.
Tra i motivi, infatti, che ostano ad una pronta definizione del contenzioso giudiziario, e ad una conseguente lievitazione dei costi della giustizia, vi è la cronica carenza di risorse umane, in particolare nei ruoli del personale amministrativo, il quale costituisce il necessario supporto del quotidiano lavoro di ogni magistrato. Il C.I.A.G, a tal riguardo, chiede che si provveda non con interventi di natura emergenziale, ma con una politica di assunzioni che, nel medio e lungo periodo, possa portare all’immissione in servizio di nuovo personale amministrativo. La soluzione prospettata dal Comitato è quella di attingere necessariamente da una graduatoria formata da 3.515 idonei preparati e, come definiti dal ministro della Giustizia, altamente qualificati. Un piccolo esercito di persone animate da un’immensa voglia di riscatto, di mettersi in gioco e di apprendere da chi, per anni, ha svolto questo mestiere con passione e dedizione.
Alla luce della legge di bilancio 2018, approvata lo scorso mese, la quale, grazie ad un’ulteriore impegno del Ministero della Giustizia, finanzia l’assunzione di ulteriori 1400 unità da inquadrare nei ruoli del personale amministrativo della giustizia, il C.I.A.G., in considerazione delle gravissime carenze che interessano in particolar modo proprio il profilo di assistente giudiziario, chiede di destinare ad esso l’intero contingente di cui alla previsione in bilancio, nonché di porre le basi anche per i successivi scorrimenti della graduatoria così da portarla ad esaurimento in tempi brevi.
Nel perseguimento dei suoi scopi istituzionali, il C.I.A.G., nelle proprie attività di divulgazione e di sensibilizzazione, ha chiesto altresì sostegno a tutti i soggetti istituzionali, dalla magistratura al personale attualmente in servizio, dall’avvocatura alle forze politiche e sindacali, affinché non vada disperso il prezioso capitale umano rappresentato da una graduatoria composta da 3515 persone, dichiarate idonee all’esercizio di una funzione che risulta essenziale per il funzionamento degli uffici giudiziari e per l’assistenza ai magistrati sia nei Tribunali che nelle Procure.