di Redazione
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Non mancano le reazioni ai fatti criminali degli ultimissimi giorni nella Locride, in particolare dopo gli spari al Rumble’s pub di Marina di Gioiosa Ionica.
Di seguito le note stampa sull’argomento pervenute alla nostra redazione, in rigoroso ordine cronologico:
«La recrudescenza dei fenomeni criminalità nella Locride, tra tutti l’incendio a Bovalino di una sala ricevimenti e gli spari ad una nota paninoteca a Gioiosa Marina, alzano in modo preoccupante l’astina della difesa dell’ordine pubblico. Erano anni che non si registravano atti delittuosi tali, uno dopo l’altro ed a ventaglio, anche se ovviamente sconnessi tra di loro. Ci auguriamo che lo Stato intervenga celermente ed individui i colpevoli; l’interrogativo che mi pongo da attore politico è il seguente: la politica delle repressione sarà fruttifera? La repressione nelle strade umilia e penalizza i tanti cittadini onesti la cui qualità della vita è già modesta a causa appunto di questi vili atti criminosi, e che viene fiaccata dall’angoscia di vivere in stato di guerra. Credo che questa nostra terra abbia bisogno di una serie di iniezioni e cure alternative, un’iniezione di fiducia e di economia perché la popolazione è al collasso e la soglia di povertà è schizzata inesorabilmente verso l’alto negli ultimi dieci anni; un’iniezione di cultura ed educazione civica, perché la rivoluzione si fa tra i banchi di scuola, nei momenti aggregativi ed associativi, per recuperare chi è indietro, non per isolarlo, e per dare un senso alla nostra esistenza, non per lasciarla naufragare nei disvalori della società odierna. Lavoro e Cultura sono i venti che spazzeranno via la criminalità. Mi auguro che le politiche future siano improntate a questo. E mi auguro che la politica abbia sempre più il coraggio di esprimersi su tali argomenti anziché “girarsi dall’altra parte”».
Gianfranco Sorbara
Candidato alla Camera dei Deputati
Calabria 2 con il Partito Valore Umano
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Quanto avvenuto nella notte al Rumble’s Pub di Marina di Gioiosa Ionica rappresenta un fatto di inaudita gravità e desta sgomento e preoccupazione. Chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico nella provincia si preoccupi, seriamente, di non far riesplodere la recrudescenza criminale. Marina di Gioiosa Ionica è un paese che grazie ad alcuni imprenditori illuminati sta ripartendo, non si abbandoni questa comunità. La commissione straordinaria che ha la responsabilità di guidare il Comune faccia sentire la propria voce affinché si rafforzi il controllo del territorio in modo serio e capillare, anziché cercare fantasmi altrove. Nella Locride si è ripreso a sparare e fenomeni di questo tipo mettono un’ipoteca pesante sull’avvenire del comprensorio.
Domenico Vestito
ex sindaco di Marina di Gioiosa Ionica
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Quanto accaduto nella scorsa notte a Marina di Gioiosa è grave e scuote non solo il mondo politico ma tutta la popolazione di una cittadina dal forte valore sociale nella Locride. Preoccupa che simili eventi comincino ad avvenire sia di notte che in pieno giorno; sono convinta però che le forze dell’ordine, come già avvenuto la scorsa notte, con l’immediato arresto degli autori della sparatoria, sapranno operare un controllo di salvaguardia della sicurezza e repressione di tali atti. Fiducia nella magistratura in continua lotta contro piccoli e grandi organizzazioni criminali locali, pronta a leggere e interpretare simili eventi. Ancora di più esprimo vicinanza alla popolazione tutta di Marina di Gioiosa che vive momenti di angoscia e preoccupazione. Negli ultimi giorni è stata spaventata da fatti che devono immediatamente cessare, un momento duro per la cittadina che può contare sulla mia solidarietà e sostegno.
Non è la prima volta che succedono simili fatti né, purtroppo, temiamo, sarà l’ultima. E’ vero che sono fatti criminali che potrebbero purtroppo avvenire in ogni parte d’Italia, ma in Calabria, e in particolar modo nella Locride, vanno considerati come fatti ancor più gravi in quanto minati alla base da una società criminale che, tra sequestri di persona, infiltrazioni mafiose e atti intimidatori, ha desertificato la Locride, con la fuga di imprenditori, piccoli e grandi, e di moltissimi professionisti. Se aggiungiamo la partenza e/o il non ritorno dei giovani, il quadro è veramente allarmante.
Qualsiasi siano le motivazioni che hanno portato ai fatti di Gioiosa Ionica -senza dimenticare l’intimidazione gravissima contro il vicesindaco di San Gregorio d’Ippona, un paese già sciolto per mafia e oggi con la commissione d’accesso- non possiamo lasciare alla sola Magistratura e alle Forze dell’Ordine il compito esclusivo della salvaguardia del territorio, ma la politica nazionale, regionale e comunale dovrà essere più presente e attiva, con proposte che vadano a segnare in positivo il percorso sociale e culturale delle giovani generazioni; predisponendo percorsi scolastici e associativi che vedano i giovani diretti protagonisti nel territorio della legalità e del bene comune.
Maria Carmela Lanzetta
Candidata al collegio plurinominale al Senato nella lista del Partito Democratico