di Gianluca Albanese
LOCRI – Fumata grigia. Sarà necessaria un’altra riunione, convocata per il tardo pomeriggio di oggi, per conoscere la posizione ufficiale del direttivo di LocRinasce riguardo la decisione assunta dal leader del movimento ed ex sindaco di Locri Pepè Lombardo e dell’ex coordinatore ed ex assessore Nicola Monteleone che hanno chiesto la corresponsione delle indennità di funzione a suo tempo sospesa dall’allora giunta guidata proprio da Lombardo.
Una decisione che ha destato grande scalpore in città e dalla quale si è smarcato l’ex presidente del consiglio comunale Antonio Cavo (attuale capogruppo in Consiglio di “Impegno e trasparenza-PD”) che ha dichiarato che non chiederà le indennità che gli spettano, lasciando altresì intendere di non condividere il metodo scelto da Lombardo e gli altri ex assessori, che – aggiungiamo noi – hanno indirizzato delle richieste al servizio finanziario del Comune di Locri senza partecipare la decisione né ai partiti e/o movimenti di appartenenza e nemmeno agli organi di stampa, che sono venuti a conoscenza della notizia solo dopo che le richieste sono state protocollate in municipio.
Il coordinatore di LocRinasce Pietro Parrotta, raggiunto telefonicamente stamattina, ha dichiarato che «Nel corso della riunione di ieri abbiamo ascoltato le motivazioni addotte da Lombardo e Monteleone che non sono quelle scarne riportate nel primo articolo di stampa, ma appaiono più sostanziali. Poi, però, vista l’ora tarda, abbiamo preferito aggiornare la riunione a stasera per tirare le somme e determinarci, al fine di fare conoscere, altresì, la posizione del direttivo».