(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- E’ stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale l’adozione del documento definitivo del Piano strutturale comunale e del Regolamento edilizio ed urbanistico. Presente tra i banchi della maggioranza, anche l’ormai ex assessore all’Urbanistica Eva Cappuccio che lo scorso 8 febbraio, ha rassegnato le sue dimissioni dall’esecutivo cittadino. La decisione presa qualche giorno fa dell’avvocato locrese, segue quella di aver rimesso nella mani del sindaco il 21 dicembre scorso, anche la delega al Contenzioso. Le dimissioni di Eva Cappuccio pertanto, non sono state affrontate nel civico consesso di questo pomeriggio, ma nei prossimi giorni su comune accordo dei gruppi di maggioranza e minoranza, sarà convocato un consiglio ad hoc.
Il Piano strutturale comunale (Psc) è stato l’unico punto all’ordine del giorno dell’odierna assise. Si tratta di un valido strumento di pianificazione territoriale ed urbanistico di cui finalmente la città di Locri si doterà e che sostituisce in toto il vecchio Piano Regolatore, la cui assenza per diversi anni ha provocato un rallentamento dello sviluppo del territorio. Cinque anni fa, come si ricorderà, il Comune di Locri in qualità di ente capofila e i Comuni di Antonimina, Canolo, Ciminà, Gerace, Portigliola e Sant’Ilario dello Ionio, decidono all’unanimità di recedere dall’intento di realizzare un Piano strutturale associato così come da convenzione sottoscritta nel lontano 2006, procedendo per conto proprio e dotandosi autonomamente, nei tempi tecnici necessari, di un proprio strumento urbanistico e abbattendo in tal senso, la lunga fase di stasi che aveva caratterizzato l’iter relativo al Psa.
A relazionare questo pomeriggio su gli aspetti tecnici del Piano strutturale comunale, attuato attraverso il Regolamento edilizio ed urbanistico (strumenti propedeutici al Psc), sono stati i professionisti incaricati alla sua redazione e tra questi: gli architetti Fulvio Nasso e Giuseppe Malara e il geologo Giuseppe Mandaglio. Assenti invece, l’architetto Giuseppe Lombardo e l’agronomo Paolo Panetta. Nei prossimi 60 giorni seguiranno nuovi confronti, spazio a tutte le osservazioni, prima di arrivare all’approvazione definitiva del Piano.
Soddisfatta per il risultato conseguito grazie al lavoro dei tecnici incaricati e al supporto del gruppo di minoranza, l’ex assessore Eva Cappuccio:«Finalmente la Città-ha esordito-potrà dotarsi di uno strumento importante per il suo rilancio urbanistico».
Nonostante la rilevanza del punto in oggetto, il capogruppo di “Impegno e Trasparenza Pd” Antonio Cavo, non ha esitato di soffermarsi sulla mancata partecipazione dei cittadini alla seduta consiliare:« Un problema-ha detto- che riguarda la politica in genere e anche in momenti come questo, l’interesse della gente verso la cosa pubblica è scarso».
Intervenuto per la maggioranza, anche il vicesindaco Raffaele Sainato:«Non sempre questo consiglio comunale -ha commentato- è stato compatto per le grandi opere, a causa degli errori del passato delle vecchie amministrazioni che ci hanno preceduto. Questa amministrazione ha avuto coraggio di ripartire e portare a termine questa operazione. Lo dico con orgoglio perché abbiamo lavorato non solo sul piano politico e non abbiamo posto nessun vincolo, abbiamo chiesto il bene della città. E volevamo farlo prima della scadenza del nostro mandato. I cittadini conoscono quello che è stato compiuto da questa Amministrazione, forse in alcune occasioni potevamo fare meglio. Oggi però è un giorno di festa per noi, dall’adozione di questo strumento rinasce la città».
Le conclusioni sono state affidate al primo cittadino Giovanni Calabrese che ha parlato di un momento storico per la città, dopo un lungo percorso travagliato inizato nel 2004 e conclusosi quest’anno. «Il Piano strutturale comunale-ha chiosato il sindaco- era uno di quegli obiettivi che ci eravamo prefissati in campagna elettorale. Oggi inizia un nuovo percorso di condivisione con i tecnici e con i cittadini, anzi ci spiace che non abbiano partecipato a questo consiglio comunale, e forse è colpa nostra per non aver saputo spiegare l’importanza di questo strumento urbanistico».
VIDEO CON ALCUNI MOMENTI DELLA SEDUTA CONSILIARE