di ufficio stampa Gente in Aspromonte
La quarta escursione di Gente in Aspromonte si è svolta, come da programma escursionistico 2018, domenica 18 febbraio e ha dato il via al ricco programma di iniziative promosse dalle associazioni attive sul territorio cittanovese per celebrare il quarto centenario dalla fondazione di Cittanova (1618 – 2018), con l’intento di riscoprire e valorizzare la storia, il patrimonio e la cultura di questo territorio.
Riscoprire percorsi naturalistici e storici di rara bellezza, il ricco panorama enogastronomico proprio sul territorio cittanovese, l’amore e il rispetto della natura con approfondimenti su ecologia e ambiente. E rivivere una storia millenaria, che affonda le sue radici al tempo dei locresi e che ha assunto piena identità quando Girolamo Grimaldi, principe di Gerace e possessore dell’immenso feudo che si estendeva da Gerace a Radicena, chiese ed ottenne l’assenso del re di Napoli e di Spagna di edificare il “Nuovo Casal di Curtuladi”, poi Casalnuovo. Qui, con bando del 12 agosto 1618, fece confluire i superstiti dei villaggi che tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600 erano stati rasi al suolo da peste e terremoti, portandoci ai nostri giorni.
Con questo proposito le associazioni Gente in Aspromonte, BiCittanova e Lato2 e il Circolo Cacciatori Team Solengo, col patrocinio dell’Amministrazione Comunale, proporranno nei mesi da febbraio ad agosto eventi escursionistici pedestri ed in mountain bike, a partire appunto dall’escursione appena effettuata.
Si è trattato di un bel sentiero in linea lungo il crinale di cresta che, con la discesa rapida molto panoramica, aggirando la sommità del Passo del Mercante, ha portato gli escursionisti e i cicloamatori a monte Cuculo (metri 821), sulla cui cima è stata posta recentemente su una croce in ferro esistente, una grande statua di Cristo Crocefisso. Monte Cuculo ha offerto un panorama splendido sulla Piana di Gioia Tauro, purtroppo con un cielo non sufficientemente limpido da ammirare la Costa Viola, le isole Eolie con Stromboli fumeggiante. Il crinale, spartiacque tra il torrente Vacale, sulla destra, e il Torrente Serra sulla sinistra, ha accolto i camminatori in una bella vegetazione tra boschi di faggio che nel cammino hanno lasciato il posto al leccio, a una splendida pineta e infine a stupende piante di corbezzolo ed erica.
La pista di crinale, dell’Omo Morto (posto di guardia), molto battuta dai “vaticali” ancora prima che si realizzasse la strada Borbonica, venne utilizzata fino a tutto il dopoguerra, per trasportare a dorso d’asino viveri e merci e commerciare al dettaglio olio, vino, formaggio ed altro con i territori jonici di Antonimina, S. Nicola, Tre Arie e Gerace. In epoca antichissima (V-VII sec. a. C.), invece, fu l’asse Jonio – Tirreno più importante di collegamento tra Locri Epizephiri e le sue tre colonie sulla Piana: Medma, Hipponion e Metauron,
Dalla cima di Monte Cuculo (821 mt), con il Mar Tirreno che fa da sfondo l’escursione è proseguita in discesa attraverso contrada Nina e casa Palermo, fino al Fosso Cavaliere e quindi al paese, concludendosi con grande soddisfazione dei partecipanti alla Villa Comunale di Cittanova, luogo sempre affascinante e accogliente.