di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – «Sono mamma da poche settimane e molta gente mi chiede “Chi te lo fa fare a impegnarti in politica e a candidarti?'”. Rispondo che lo faccio principalmente per mia figlia, affinché le future generazioni non vivano più una fase di stallo amministrativo del paese come quella che stiamo attraversando».
Il candidato sindaco della lista “Progetto Paese” Maria Teresa Badolisani chiarisce in questo modo il senso del proprio impegno durante il comizio di presentazione della lista, concluso da pochi minuti. «Essere donna – ha sottolineato – è un valore aggiunto, perché siamo pratiche e concrete, e queste sono due qualità utili per chi si candida ad amministrare Marina di Gioiosa». E’ l’apoteosi della “politique en rose”. Donna il candidato sindaco; donne sette candidate su dieci alla carica di consigliere in una lista dall’età media molto bassa.
Il comizio inizia con puntualità elvetica. Tocca alla brillante candidata consigliera Francesca Barbuto condurre i lavori. Caschetto biondo e t-shirt “Stop femminicidio” d’ordinanza, la giovane parla davanti a una piazza gremita di cittadini e sostenitori. Ci sono, tra gli altri, alcuni esponenti di movimenti di area di centrosinistra di Marina di Gioiosa e dei paesi vicini: la democrat Cristina Commisso, il coordinatore di LocRinasce Pietro Parrotta e il leader di Generazione Locri Antonio Guerrieri. C’è anche l’ex candidato sindaco Carmelo Carbone e, naturalmente, Gianni Femia, ex presidente del consiglio comunale e ispiratore della lista. E ci sono, attenti spettatori, quasi tutti i candidati consiglieri della lista avversaria “Libertà è partecipazione”, che candida a sindaco Domenico Vestito.
Dopo la presentazione di tutti i candidati (oltre alla già citata Francesca Barbuto, sono in lista Carmela Commisso, Antonella De Leo, Sergio Lombardo, Pasquale Mesiti, Maria Teresa Quattrone, Giuseppe Zavaglia, Laura Greco, Serena Totino e Viviana Romeo), tocca al giovane avvocato Pasquale Mesiti esporre le principali linee programmatiche della lista.
Prima preannuncia l’installazione, entro un paio di giorni, di un gazebo in piazza Zaleuco per realizzare l’obiettivo di tenere un dialogo costante coi cittadini, unitamente a riunioni nei singoli quartieri e l’interazione coi potenziali elettori attraverso internet. Quindi, punta tutto sul risparmio per le casse dell’Ente, indicando alcuni percorsi virtuosi di spending review al fine di ricavare risorse da investire, soprattutto, «in iniziative nelle politiche sociali che non umilino i cittadini con erogazioni a pioggia ma vadano nella direzione di impiegarli in servizi lavorativi, anche part-time, a beneficio della comunità». Mesiti aggiunge che «Il Comune spende troppo per delle raccomandate con le quali notifica i tributi: oltre 90.000 euro; 20.000 euro per telefonate sono un’enormità se si pensa a quanto si potrebbe risparmiare utilizzando strumenti come il Voip, Skype e le e-mail dei cittadini che possono segnalare i disservizi con questo mezzo, anche le insidie stradali, invece che curare le istruttorie come si fa adesso. Tutto ciò – ha concluso – si può fare con l’installazione di una connessione wi-fi gratuita e fruibile a tutti».
L’agente di spettacoli ed eventi Giuseppe Zavaglia si autodefinisce «Voce del popolo» e, dalla carrozzina punta molto a ridare dignità ai soggetti diversamente abili. «Le barriere architettoniche – dice – sono quelle che determinano la vera disabilità e vanno abbattute subito, in modo che anche noi possiamo dimostrare la nostra diversa abilità» e sull’assistenza domiciliare integrata: «Due ore alla settimana – aggiunge – sono pochissime e il servizio va sicuramente implementato».
Quindi, è il turno del candidato sindaco. «Preferisco non raccontare favole – esordisce la Badolisani – e per questo nei giorni scorsi ho incontrato diversi dirigenti comunali per conoscere la situazione economica dell’Ente che è difficile ma non disperata». Dopodiché passa subito a enumerare i punti forti della proposta programmatica della lista, dalla raccolta dei rifiuti «Dobbiamo puntare subito sulla differenziata – spiega – per uniformarci agli standard qualitativi di paesi come Roccella» e servizio idrico «Il Comune ha due milioni di euro con la Sorical e le tariffe sono troppo care perché nelle condotte comunali si disperde circa il 70% dell’acqua erogata. Ecco perché bisogna intervenire subito sulla rete idrica». E’ la volta della pubblica illuminazione: «Si continua a spendere troppo in energia elettrica quando basterebbe – spiega – utilizzare lampadine a induzione che ci farebbero risparmiare parecchio» e del decoro urbano: «Voglio un paese con una migliore segnaletica stradale, fioriere e griglie per parcheggiare le biciclette, il cui uso va sicuramente incentivato».
Ribadisce che da martedì ci sarà il gazebo a piazza Zaleuco e invita i cittadini a frequentare la sede elettorale di via Montezemolo lato Sud «aperta a tutti» e, proponendosi, una volta eletta, di incontrare i cittadini almeno una volta alla settimana; si congeda dicendo ai cittadini che «Non sono ancora il sindaco di Marina di Gioiosa ma consideratemi fin da ora come la vostra portavoce».
Il comizio termina con la musica rap di Fabri Fibra diffusa dagli altoparlanti e tra le numerose persone che vanno a stringere la mano a lei e ai candidati consiglieri, ci sono molti candidati avversari. Quasi un “terzo tempo” di stampo rugbystico che sa molto di fair play. Un buon segno dopo le lacerazioni e l’esasperata conflittualità di un passato ancora non rimosso nella cittadina.