di Gianluca Albanese
SIDERNO – Rossa in un lungo e glorioso passato; azzurra in un decennio relativamente recente; gialla da cinque anni a questa parte. E’ sempre più una Siderno a 5Stelle quella uscita dai risultati delle elezioni politiche di ieri. Coi suoi 2.760 voti di lista alla Camera, infatti, il movimento con a capo Luigi Di Maio è di gran lunga il più votato a Siderno. Un dato particolarmente indicativo perchè espresso da un elettorato potenzialmente più giovane e desideroso di cambiamento. Ma per i 5Stelle hanno votato in molti, di tutte le età e ceti sociali, senza bisogno che qualcuno s’impegnasse più di tanto in campagna elettorale, tanto che anche al Senato i pentastellati sono arrivati primi con ben 2.511 consensi. Notoriamente, infatti, gli attivisti a 5Stelle sono una decina o poco più, quasi tutti giovani impegnati e preparati, che però – e questo è un dato che sgombra il campo da qualsiasi tentazione di ricorrere a comparazioni diacroniche con le elezioni comunali del 2015 – non riuscirono (o non vollero?) comporre una lista alle elezioni amministrative.
Insomma, il voto al movimento fondato da Beppe Grillo appare più come frutto della voglia di aria nuova in politica espressa in maniera spontanea, libera e interclassista alle urne.
E gli altri?
Come sempre, assistiamo al balletto delle analisi funzionali alle aspirazioni dei maggiorenti politici cittadini: chi è andato bene, cerca di attribuirsi buona parte dei meriti; chi è andato male si scaricherà ogni responsabilità.
FORZA ITALIA
Il partito di Berlusconi ha tenuto bene, in controtendenza rispetto al calo riscontrato a livello nazionale. Ma non è stato il trionfo che appare. Rispetto al 2013, infatti, alla Camera Forza Italia a Siderno ha guadagnato 76 voti e, rispetto ad allora, non è più la lista più votata a Siderno, non andando oltre un pur ragguardevole totale di 2.224 suffragi.
Cresce ma non sfonda Fratelli d’Italia, che passa dai 61 voti del 2013 ai 255 di oggi, dopo aver costituito il circolo, mentre si afferma la Lega, che un lustro fa prese 8 voti e oggi ne colleziona 311, complice il sostegno di alcuni scopellitiani della prima ora.
Risibile il risultato dell’Udc, che prende 44 voti, tre in meno rispetto alla lista neofascista di Casa Pound.
PARTITO DEMOCRATICO
Lo spumante stappato in settimana insieme a Oliverio, in occasione della cerimonia di inaugurazione della nuova sede di Via Michele Bello, ha un retrogusto amaro. Alla Camera, infatti, i democrat non sono andati oltre i 937 voti, poco più della metà rispetto a quelli ottenuti nel 2013, quando ne presero 1.718 ed erano il secondo partito in città. Ora sono il terzo. Cosa è successo? Forse le continue schermaglie con gli ex compagni e amici di Sinistra Italiana/Leu non sono state gradite a un elettorato che ha preferito fidarsi più dei 5Stelle o, in alcuni settori non ideologizzati, votare per il centrodestra?
LIBERI E UGUALI
Non pervenuta. La lista espressione del circolo cittadino di Sinistra Italiana e per la quale si sono spesi anche alcuni amministratori comunali non iscritti al partito, è stata il più grande flop di questa tornata elettorale. Alla Camera candidava Rita Commisso, capogruppo in consiglio comunale di Fattore Comune/Si, ma la lista ha raccolto solo 448 consensi, 23 in meno rispetto alla sommatoria dei voti ottenuti nel 2013 dalle liste di Sel e Centro Democratico, le due principali anime della coalizione di maggioranza. Tutto questo nonostante una campagna elettorale “porta a porta” in cui ha perso la guerra (tra poveri) col Pd cittadino.
Poco significativi, infine, i dati degli altri partiti, a parte i 62 voti dati al Partito Comunista di Marco Rizzo, frutto, probabilmente, della scelta dei militanti cittadini del Pci di non approvare la scelta del segretario nazionale Mauro Alboresi, di aderire a “Potere al Popolo”, che a Siderno non è andato oltre le 41 preferenze.
Di seguito il dettaglio dei voti