R. & P.
Ancora una volta – dopo il caso relativo alla costruzione della sede Caritas diocesana “Santa Marta”- apprendo dalla stampa che anche sui lavori di restauro dell’episcopio è stato estorto il pagamento di una tangente da parte delle cosche mafiose locali.
E’ una notizia che conferma la presenza invasiva della mafia nel nostro territorio. Appare chiaro che essa continua ad agire e a coltivare illegalmente i suoi loschi affari, condiziona l’economia locale ed impedisce lo sviluppo del territorio. Solo perché uccide di meno non si dica che non esiste. C’è una ‘pax mafiosa’ fra le cosche locali che fa lo stesso tanto male, che colpendo le imprese danneggia l’economia del nostro territorio e toglie speranza ai nostri giovani costringendoli ad emigrare.
Occorre una reazione forte. Non si può restare in silenzio. L’omertà e la complicità sono nemici del bene comune. Ancora manca il coraggio della denuncia. Molte imprese non hanno tale coraggio non intendendo mettere a rischio le proprie possibilità operative. Ma tutta la società deve reagire di fronte al fenomeno estorsivo del pizzo.
La curia come ente committente di tali lavori si sente danneggiata ed è pronta a reagire per come può sentendosi parte lesa. E’ risaputo che la nostra povera economia è terribilmente condizionata dai maggiori costi di un’opera dovuti alle frequenti estorsioni.
Un plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura che con i loro mezzi investigativi riescono a far emergere il marcio di un’organizzazione criminale che fa attorno a sé il deserto, creando ancora tanta sudditanza psicologica e asservendo la povera gente. Troviamo il coraggio di reagire denunziando chi si rende responsabile di tali atti estorsivi.
Locri 17 marzo 2018
L’Ufficio per le Comunicazioni Sociali
Ho conosciuto personalmente il Mosignore Arduino della Diocesi di locri nei primi nni 60,ho frequentato ia sede Vescovile perche’ mi ha permesso di fare amicizia e frequentare un Suo nipote venuto dal Nord il cui nome Aurelio Coltri e che oggi sto cercando,ma invano,e prima di lasciare volutamente la calabbria mi sono incontrato col Monsignore per salutarmi ricambiando il saluto con un abbraccio e la Sua Benedizione aggiungendo questa frase che rivolgo al Vescovo Oliva ” Abbi Fede in Dio e ricorda che Egli ti e’sempre vicino,avvicinati sempre a chi e’ migliore di te e trarne i consigli che sono onesti,qui non avresti libere scelte perche’ si fanno incontri di facili speranze e che si definisce ndrangheta ma sono solo dei delinquenti comuni ” Monsignore anche quella che si defisce mafia sono soltanto persone che godono di potere sulla debolezza Sociale,la mafia di allora o anche di oggi non ha mai offeso Dio,lasci che ci pensi la Legge e iviti i Cristiani a collaborare con chi rischia per noi.Dio sia Lodato.