DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL MOVIMENTO POLITICO “INSIEME PER CAULONIA”
Ci spiace per chi lo scorso 29 ottobre non è intervenuto al consiglio comunale e per chi non ha avuto la pazienza o la possibilità di trattenersi ad assistere allo “show” che si è tenuto nella sala consiliare del nostro comune fino alle 23.45, ora in cui è stato sospeso.
Vi siete persi una delle maggiori manifestazioni d’incapacità politica della storia del nostro paese.
Impensabile è che chi governa un paese si nasconda dietro deontologici discorsi di democrazia e di coinvolgimento popolare solo nel momento in cui si tratti di manifestare lo spirito di AMORE e TUTELA del nostro territorio e del nostro diritto di goderne, messi in pericolo da iniziative di arricchimento private prive, perlopiù, di alcun beneficio di sviluppo economico e/o occupazionale per il paese di Caulonia e per i suoi cittadini.
Impensabile è, inoltre, che alla richiesta di una personale posizione sulla vicenda chi ci rappresenta, chi è stato investito della nostra fiducia e della responsabilità di governo di un territorio e di un popolo, abbia provato tanto imbarazzo e tanta indecisione.
Eravamo in pochi a quel consiglio, si, ma ci siamo fatti sentire.
Al punto che non si è nemmeno potuto andare oltre e terminare l’ordine del giorno.
Al punto che gli amministratori si sono dovuti riunire nella stanza del sindaco per esprimere un voto: un SI o un NO alla centrale idroelettrica nell’Allaro (chissà perché poi non davanti alla gente)……… e la gente ha iniziato a battere i piedi sul pavimento per farli rientrare dato il diritto che aveva di assistere alla loro espressione di responsabilità civica.
Al punto che gli amministratori stessi hanno dovuto palesare il DOVEROSO NO alla distruzione dell’Allaro pur trovando la cosa molto difficile.
Si, proprio un doveroso NO, così come aveva proposto il nostro gruppo di Insieme per Caulonia nella propria mozione che corrispondeva alla richiesta di più di 600 liberi cittadini, passata con il voto unanime di tutto il consiglio comunale.
La mozione della maggioranza non è stata votata neppure da uno solo degli stessi consiglieri che l’avevano proposta.