ROCCELLA JONICA – Hanno chiesto un incontro al Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, il sindaco di Roccella Jonica, Giuseppe Certomà, il vicesindaco Sisinio Zito, e il presidente del consiglio comunale Pasquale Vozzo, per discutere della vicenda, oramai senza fine della variante 106 che interessa la cittadina Jonica. Una vicenda che sembra non voler giungere al termine, fatta di alti e bassi, di lavori e interruzioni, iter burocratici, interventi e ricorsi al Tar. Durante la riunione gli amministratori locali, hanno auspicato che possa riprendere rapidamente l’iter dei lavori di completamento della variante della Ss 106 in corrispondenza del centro urbano. La procedura di appalto dell’opera, come molti possono ricordare, è curata dal Compartimento Viabilità dell’Anas per la Calabria, e al momento risulta essere bloccata in attesa della decisione del ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di aggiudicazione definitiva, presentato da una delle ditte partecipanti alla gara. Il Prefetto, Vittorio Piscitelli, ha dato atto della rilevanza strategica dell’opera che, una volta completata, consentirebbe al sistema locale dei collegamenti viari di fare un notevole salto di qualità, rendendo più fluida la circolazione veicolare in transito nell’area cittadina con una contestuale riduzione dei livelli di inquinamento, che si registrano attualmente e in modo particolare, nel periodo estivo. Inoltre, il Prefetto ha evidenziato l’importanza dell’intervento in parola per finalità di protezione civile atteso che la nuova arteria permetterebbe di usufruire di un itinerario alternativo rispetto all’unica strada oggi utilizzabile garantendo, in caso di eventi di particolare gravità, il tempestivo afflusso di personale e mezzi di soccorso. Al termine dell’incontro lo stesso Prefetto, ha così rassicurato il sindaco, il vicesindaco e il presidente del consiglio comunale, sull’attenzione con cui continuerà a seguire la vicenda per favorirne la positiva conclusione in un’ottica di soddisfacimento dei legittimi interessi della comunità non solo roccellese, ma anche della Locride.
SIMONA ANSANI