(ph.Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- E’ con lo scorrimento di una serie di immagini proiettate che, prima hanno rispecchiato quello che solo qualche mese fa, han fatto da cornice a uno scenario, se vogliamo piuttosto “indecoroso”della Città invasa da montagne di cumuli di rifiuti sparsi e all’interno del perimetro urbano e delle periferie, per poi arrivare alla situazione attuale con un netto miglioramento della gestione del settore rsu (con una serie di interventi straordinari messi in atto dalla nuova Amministrazione consentendo alla cittadina locrese di ripristinare uno stato di normalità) che ha aperto i battenti l’incontro dibattito tenutosi questo pomeriggio al Pala Cultura, dal tema “I rifiuti solidi urbani e la gestione dell’ambiente. Emergenze, criticità e le possibilità attuative”.
La manifestazione è stata promossa dall’Amministrazione Comunale, in particolar modo dall’assessore all’Ambiente e all’Ecologia Alfonso Passafaro, due ore circa di discussione con l’intento di sensibilizzare i cittadini e gli amministratori dei 42 Comuni della Locride su una problematica così delicata, cogliendo anche l’occasione per evidenziare quelle che sono le criticità ancora persistenti, cosa è stato fatto in questi 5 mesi di attività amministrativa, cosa si sta facendo e cosa si continuerà a fare per vivere in un ambiente più sano e più pulito.
Al dibattito, sono intervenuti il presidente di AssoComuni della Locride, Giuseppe Strangio, il consigliere regionale Pietro Crinò, il sottosegretario alle Riforme, Alberto Sarra, e l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano.
Numerosa anche la partecipazione delle istituzioni locali e militari.
E’ stato l’assessore Passafaro ad introdurre la tematica premettendo che <<Con quanto ottenuto fino ad oggi- siamo arrivati alla sufficienza, dalla prossima stagione estiva cercheremo di ottenere ottimi risultati. Non addebito la responsabilità a nessuno, di quanto è stato evidenziato fin dal primo giorno del nostro insediamento, insieme stiamo cercando di portare risultati concreti sul piano della raccolta>>.
E a proposito della raccolta porta a porta, Passafaro ha ribadito di << Non essere contrario, sono per la realtà dei fatti, il sindaco mi ha dato l’ opportunità di incontrare i cittadini, tanto da esser stato definito “l’assessore operaio”. E’ estremamente rilevante avere il supporto della comunità. Il lavoro è la nostra priorità e continueremo a farlo sempre tenendo conto di un considerevole risparmio finanziario. A breve, partiremo con la differenziata stradale con 140 cassonetti, il cui appalto è stato affidato alla Locride Ambiente Spa. Questo, è un primo passo per cominciare a differenziare e tenteremo di conseguire una elevata percentuale>>.
Dopo un breve saluto del primo cittadino Giovanni Calabrese, che ha inteso ringraziare l’assessore al ramo Passafaro per l’attenzione e l’impegno riservati al settore ambiente della Città, ricordando come anche nelle scuole sia ricominciato il progetto della differenziata dopo i brillanti riscontri avuti nel precedente anno scolastico e confidando nel supporto della Regione Calabria, è stato il sindaco di Sant’Agata del Bianco nonchè presidente di AssoComuni della Locride, Giuseppe Strangio ad esprimere tutta la sua gratitudine a Pugliano per l’impegno profuso <<La Regione- ha detto- ha fatto la sua parte per l’emergenza e il conferimento in discarica; noi però, dobbiamo trasformare la differenziata stradale nella modalità porta porta perché bisogna ridurre il quantitativo in discarica. La Città di Locri testimonia questa inversione di tendenza, gran parte dei rifiuti sono stati smaltiti. Ora, chiediamo ai cittadini di collaborare con l’Amministrazione e che abbia inizio la differenziata; noi ci stiamo attrezzando, bisogna attivare in tutti i Comuni azioni di sistema che consentano loro di avviare con le proprie risorse questo sistema, perchè la tutela dell’ambiente è un bene inestimabile>>.
PIETRO CRINO’
A prendere poi la parola, il consigliere regionale Pietro Crinò che si è espresso favorevolmente per l’attuazione di politiche ambientali che determinino quel salto di qualità necessario per la crescita socio-economica della Città, raggiungendo così uno stato di civiltà del settore ambientale perchè <<Con una politica sana- ha dichiarato- si favorisce il turismo>>.
Per Crinò, il problema rifiuti può arrivare ad una svolta non solo incrementando la raccolta differenziata ma anche, attraverso il passaggio del riciclaggio; senza contare che, in questo modo, si avrebbe un ritorno economico positivo con ricavi non indifferenti per l’ Amministrazione.
<<Bisogna utilizzare i termovalorizzatori- fare arrivare in discarica il minor materiale possibile facendo funzionare gli impianti di trattamento biologico. Dobbiamo fare in modo che, nella Locride, i rifiuti vengano considerati come risorsa e non come problema>>.
ALBERTO SARRA
E’ stata poi la volta del sottosegretario alle Riforme Albero Sarra che, pur constatando che il problema legato all’ ambiente, talvolta venga lasciato in secondo ordine e che ridurre in maniera cadenzata lo smaltimento in discarica con l’intervento della collettività da solo non basti, ha tenuto a precisare che << La Regione vuole uscire dalla emergenza- trasformare il rifiuto da costo a risorsa, è possibile mediante delle procedure. La Regione si sta muovendo per questo territorio, la presenza qui dell’assessore Pugliano lo dimostra. Le risorse devono essere utilizzate per la collettività calabrese>>.
FRANCESCO PUGLIANO
Le conclusioni all’assessore regionale all’Ambiente Pugliano che, ha esordito facendo un resoconto dei 16 anni di commissariamento che lo hanno preceduto << Nel campo dei rifiuti- ha chiosato- in qualità anche di medico, ho fotografato lo stato di salute dei rifiuti, componendo una cartella clinica ed ho registrato come in quegli anni (sebbene i commissari avessero a disposizione ingenti risorse e “poteri straordinari” ), una situazione al collasso; anche sul caso di Locri da medico, ho dovuto fare una diagnosi per trovare le cure specifiche. Sedici anni di commissariamento non l’ha registrato alcun Ente. Per chi gestiva quell’ufficio, faceva comodo allungare l’emergenza>>.
Secondo quanto illustrato da Pugliano pare che, negli ultimi anni siano stati sperperati 88 milioni di euro per applicare la differenziata nei Comuni senza produrre alcun effetto.
L’attenzione poi è stata rivolta al sistema impiantistico in Calabria definito da Pugliano, incompleto << Perché non sono stati realizzati impianti nell’area cosentina; insufficiente, perché sono solo 7 impianti a trattare giornalmente 1500 tonnellate di rifiuti, quando la produzione in Calabria è di 2400; inefficiente, perché i 7 impianti di trattamento biologico della Calabria, dovevano fare prima l’operazione di selezione, recuperare materia prima e poi trattarla meccanicamente>>.
E sulle prospettive future ha aggiunto che << Stiamo mettendo in campo risorse finanziarie e leggi regionali. Il problema in questi 16 anni non è stato affrontato da nessuno, se il problema scricchiola la responsabilità è dei calabresi a cominciare dai sindaci e quindi un plauso va all’Amministrazione di Locri che in questi mesi mi ha tenuto sotto pressione. La Regione Calabria adotterà risorse pubbliche per completare il sistema impiantistico calabrese rendendolo di gran lunga più efficiente>>.
Risorse che verranno assegnate in via prioritaria per la costruzione dell’impianto a Cosenza e Reggio Calabria e poi per l’ammodernamento dei sette impianti, compreso quello di Siderno, per quest’ultimo infatti, indirizzati sei milioni di euro.
<<Creeremo- ha aggiunto- delle piattaforme di compostaggio. Ci sono risorse anche per la creazione di duecento isole ecologiche nei Comuni che non ce l’hanno. Vogliamo finanziare le imprese calabresi che lavorano frazioni recuperate e riciclate; solo così passando dal modello “usa e e getta” al modello del riciclo e del recupero, faremo la nostra parte per migliorare l’ approccio tra uomo e ambiente>>.