di Gianluca Albanese
SIDERNO – E’ uno dei temi all’ordine dei giorno nella riunione del comitato esecutivo di AssoComuni locridea programmata per lunedì alle 16.
Ci riferiamo al mancato inserimento del tema della sicurezza nella programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020.
In vista dell’incontro di lunedì, il presidente del comitato esecutivo Giuseppe Strangio ha inteso dare comunicazione agli organi di stampa del documento redatto dai primi cittadini sul tema, che richiama la necessità di una maggiore attenzione da parte dell’Unione Europea, su temi particolarmente sentiti a queste latitudini.
QUESTA LA VERSIONE INTEGRALE DEL DOCUMENTO CHE VERRA’ DISCUSSO LUNEDI’:
I Sindaci facenti parte del Comprensorio della Locride (RC), alla vigilia della definizione da parte delle istituzioni europee del Bilancio pluriennale e dei Regolamenti sulle politiche di coesione, avendo seguito le attività poste in essere dal Governo italiano, da presentare alla Commissione Europea per il periodo 2014-2020, non vogliono far mancare il loro contributo, alla formazione delle decisioni finali sui problemi particolari dei territori che rappresentano.
Essi, pertanto, ravvisano la necessità ed urgenza, prima di definire la allocazione delle risorse comunitarie e nazionali, di prendere in seria ed irrinunciabile considerazione i problemi della sicurezza territoriale, in particolare nelle Regioni dove la criminalità organizzata è pesantemente diffusa tanto da impedire la stessa libertà di impresa e, dunque, del superamento della persistente condizione di arretratezza.
Questo drammatico problema, infatti, che tuttora compromette lo sviluppo del Mezzogiorno, come anche riconosciuto dalla Commissione Europea nel Position Paper sull’Italia, è di importanza fondamentale per lo sviluppo sostenibile della Locride, fortemente condizionata dal fenomeno criminale.
Proprio per questo i Sindaci ritengono che il problema sicurezza e legalità costituisca per i territori che essi rappresentano la prima priorità per poter attivare un virtuoso processo di sviluppo civile, economico e sociale e che, dunque, è necessario ed indispensabile attivare strumenti finanziari straordinari specifici nei territori infestati dalla criminalità organizzata.
Essi sono persuasi, infatti, che i problemi concreti riguardanti la valorizzazione dei beni confiscati alla ndrangheta, il successo dell’azione antiracket ed antiusura, di difesa del territorio e dei cittadini dalla invadenza criminale, possono far registrare il successo da parte dello Stato e della sua organizzazione territoriale, soltanto se composti in un disegno organico e sovra regionale, se davvero si vuole riattivare l’economia locale e dare speranza ai giovani di trovare un lavoro. Val la pena di ricordare che la stessa rilevazione della disoccupazione giovanile, allo stato, è problematica, poiché i giovani hanno rinunciato ad iscriversi nelle inutili liste di collocamento.
Purtroppo ed amaramente è dato rilevare come nei documenti fino ad ora elaborati dal Governo italiano in materia di Fondi strutturali Europei, non c’è alcun riferimento al tema della sicurezza e della legalità, che viene, così rimandato e posto a totale carico dello Stato, dunque, delle politiche ordinarie.
I Sindaci della Locride, prima trincea e prime vittime del contrasto alla criminalità, dissentono da questa collocazione del problema, poiché ritengono che l’intervento ordinario da solo non è sufficiente a contrastare l’organizzazione criminale. Sono necessari, invece, interventi finanziari combinati, ordinari-straordinari e preventivi-repressivi, a sostegno di programmi e progetti mirati a sostenere attività produttive, a supporto della crescita economica ed occupazionale, delle reti sociali, del controllo del territorio, a partire dal mantenimento del PON SICUREZZA del Ministero dell’Interno anche nel periodo di programmazione 2014-2020.
I Sindaci della Locride, pertanto, rivolgono un pressante appello all’On. Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, all’On. Sig. Ministro dell’Interno, all’On. Sig. Ministro della Coesione Territoriale, all’On. Sig. Vice Ministro dell’Interno, all’On. Sig. Commissario Europeo per la Politica Regionale, al On. Sig. Presidente Nazionale dell’A.N.C.I. di intervenire per attivare specifici strumenti finanziari sul tema della sicurezza nei territori colpiti dal fenomeno mafioso.