di Gianluca Albanese
STIGNANO – La sua è una voce fuori dal coro. Non nel senso che non sposi le ragioni dei lavoratori Lsu-Lpu in lotta ma, da sindaco, intende assicurare anzitutto l’erogazione dei servizi essenziali, anche a costo di prendere posizioni impopolari.
Stiamo parlando del sindaco di Stignano Franco Candia, che anche stasera ha mantenuto un atteggiamento più “laico” e pragmatico discutendo sul ruolo degli Lsu nei Comuni e dopo aver premesso che «Quel che effettivamente serve è una mappatura regionale del loro utilizzo in modo che siano destinati agli Enti che ne hanno effettivamente bisogno, evitando affollamenti nei Comuni di 400 abitanti», ha ribadito un concetto già espresso altre volte.
«La stragrande maggioranza di loro – ha detto Candia – è fatta di gente responsabile e lavoratrice, ma alcuni spesso sono una spina nel fianco degli amministratori e di altri lavoratori, tanto che io nel mio Comune intendo mantenere un dialogo solo con le organizzazioni sindacali credibili perché come sindaco sono tra l’incudine e il martello: tra la rabbia dei lavoratori in lotta e quella dei cittadini che non possono fruire dei servizi comunali, e sono pronto a non rinnovare l’incarico a chi farà sempre e solo ostruzionismo».
Un atto di coraggio quello di Candia, che si è concretizzato nell’ordinanza sindacale numero 11 dello scorso 8 novembre, in piena protesta degli Lsu-Lpu, con la quale, dopo aver disposto l’incarico ai capi area dei servizi di trasporto scolastico, servizi di pulizia e ausiliari nelle scuole dell’infanzia, raccolta rifiuti, manutenzione di pubblica illuminazione e rete idrica, di adottare «ogni necessario urgente provvedimento di gestione – si legge nell’ordinanza – per garantire la più immediata ripresa e svolgimento dei servizi pubblici essenziali, interrotti a seguito dello sciopero, e ciò ricorrendo alla utilizzazione di forza lavoro avventizia, professionale o artigiana disponibile o reperibile e, se indispensabile, all’affidamento ad aziende od operatori esterni» si è dato loro disposizione di individuare le risorse umane e finanziarie necessarie, anche ricorrendo «a forme future di organizzazione alternative che consentano di prevenire ed evitare ogni sospensione o interruzione di servizi pubblici essenziali derivante dall’astensione operativa dei lavoratori».
Nella sua ordinanza dell’8 novembre, Candia ha assicurato la cittadinanza «che da lunedì 11 novembre – cioè da oggi – attraverso l’adozione delle sopra indicate misure gestionali alternative, sarà comunque garantita la ripresa dei servizi interrotti».
Per farlo, pare che il sindaco abbia utilizzato alcuni lavoratori coi “voucher”. Dunque, nessuna precettazione nei confronti dei lavoratori in sciopero ma utilizzo di altre figure professionali capaci comunque di assicurare i servizi comunali essenziali, promettendo mano pesante nei confronti di quegli scioperanti qualora dovessero compiere atti ritorsivi nei confronti di quelli che li hanno sostituiti e da loro considerati “crumiri”.