ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA
“Gente in Aspromonte”
FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO
DAL PROGRAMMA ESCURSIONI 2018
Il Pettine dell’Aspromonte
(I Crinali)
Domenica 13 maggio
I Crinali di Zervò
Itinerario Naturalistico Panoramico Storico ad anello
Una bellissima escursione sui lunghi crinali tra Zervò e il Picco del Diavolo, in uno dei luoghi più suggestivi dell’aspromonte caratterizzato da una ricca varietà di paesaggi e di scenari. Si percorre un anello escursionistico di contenute difficoltà che ci permette di ammirare le peculiarità di questo meraviglioso territorio che offre alcuni elementi storico-naturalistici di particolare pregio. Attraverseremo i sentieri percorsi dai pastori per portare le proprie greggi verso i pascoli di alta quota e lungo il percorso vedremo aprirsi davanti a noi ampie distese e luminosi ripiani, ricchi di acque, di cascate, prati disseminati di orchidee e con una folta cornice di faggi secolari. Il percorso è un susseguirsi di salite e discese e dall’alto degli splendidi crinali riserva incantevoli scorci panoramici sulla costa, sulle isole Eolie e sul porto di Gioia Tauro.
Raduno: ore 09.30 Zervò, Comunità Incontro
Partenza escursione: ore 10.00
I Crinali di Zervò
Tempo: 5.00 Località: Zervò
Dislivello: 1.120 slm 950 Comuni: S. Cristina D’Aspromonte
Difficoltà: E. Escursionistico
Dal punto di vista ambientale, l’escursione permette di visitare la stupenda faggeta di Zervò, considerata una delle più belle dell’intero Parco Nazionale dell’Aspromonte, con alberi anche di alto fusto. L’attraversamento della fitta vegetazione farà assaporare la bellezza dei colori di una natura incontaminata, armonizzata dal rigoglio dei vari ruscelli che attraverseremo. Siamo in Aspromonte, ci dirigiamo nel cuore di questa splendida, verdissima montagna.
Descrizione sentiero:
Punto di riferimento l’ex-sanatorio, già sede della Comunità Incontro; a seguito della morte di don Pierino Gelmini la Comunità ha terminato la sua presenza in Zervò. Il complesso edilizio è stato quindi restituito al Comune di Scido che lo ha concesso, con contratto di comodato d’uso a titolo oneroso, alla Cooperativa Sociale “Il Segno” di Oppido Mamertina.
Il percorso inizia dalla EX Comunità Incontro; superato un ponticello, rasentando i ruderi di fabbricati dell’ex Sanatorio, ci si immette nella pineta che d’estate è meta di molti turisti ed appassionati della montagna; si segue il sentiero che procede in direzione Sud-Ovest e si sviluppa nella grande pineta; poco più avanti si rasenta uno spiazzo coltivato ad ortaggi.
Superata la condotta, dopo un breve tratto, ci si immette su un sentiero che scende sulla sinistra e che in breve porta al torrente Babbi, impreziosito da qualche cascatella incastrata tra le rocce; si supera il torrente, seguendo un sentiero in leggera salita, fino a giungere al piano del “Zervoeglio du medico”, una radura che, seppure invasa dai faggi, offre una gradevole vista verso il Tirreno.
Si svolta a sinistra, lungo i camminamenti che procedono sempre in un fitto bosco di faggio e, con divertenti passaggi attraverso ruscelli e radure, si giunge in breve tempo al vallonePerrafumica;superato il vallone sopracitato, dopo 10 minuti, si è ai piani di Perrafumica, dove spicca una bella e vasta radura coperta da un manto di felci verde smeraldo e, in corrispondenza della qualeci immettiamo sulla vecchia pista che ci porta ai piani di Modera di Perrafumera.
Si segue sulla destra la traccia di un esile sentiero che in breve porta ad una radura posta alla destra di un’immensa e fitta faggeta che ci accompagna lungo tutto il sentiero; da tale radura è possible godere della vista panoramic di alcuni paesi della piana e, in basso, del “picco del diavolo”ed inoltre offre ampie vedute panoramiche che vanno dalla cresta della catena di monte Scorda alla Piana di Gioia Tauro.
Si scende dolcemente lungo un vecchio sentiero adibito al trasporto della legna (“carrera”), bel sentiero lambito dal rumore dell’acqua; dopo qualche minuto di cammino giungiamo sulla carrera che taglia il crinale di Perrafumica, un breve tratto in lieve discesa, dove si possono ammirare esemplari di piante di tasso e qualche faggio di grandi dimensioni.
Lasciate queste meraviglie della natura, si scende per qualche metro fino a giungere al vallone dell’aglio; superato il vallone, si inizia a salire per giungere, dopo circa venti minuti, al serro du Bazzatu ; ancora qualche tornate e siamo al serro Bazzatu.
Superati i piani, ci immettiamo sulla sterrata che in pochi minuti porta sulla strada asfaltata; si gira a sinistra e, proseguendo lungo la strada, dopo qualche minuto siamo a Croce di Toppa; si prosegue lungo la strada fino a giungere, dopo qualche chilometro, alla fontana del Faggio; superata la Fontana, dopo un centinaio di metri si gira a sinistra immettendosi nella sterrata che ci porta alla pineta di Zervò ed infine, dopo ancora qualche metro, al punto di partenza.