R. & P.
L’aggiornamento delle “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualita’ e dell’Appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi dello spettro autistico” e’ previsto dalla legge 134/2015 che ai sensi dell’art 4,comma 2 dette “linee di indirizzo” costituisce adempimento ai fini della verifica del Comitato Permanente per l’erogazione dei LEA.All’art 60 inseriscono esplicitamente questa patologia (Autismo) nelle particolari categorie.
L’aggiornamento delle linee di indirizzo ha coinvolto il Ministero della Salute,l’Istituto Superiore di Sanità e i rappresentanti degli Enti Locali delle Regioni,del Miur e le Associazioni maggiormente rappresentative.E’ stato elaborato un documento condiviso,che il 27 Febbraio e’ stato trasmesso dal Ministero alla Conferenza Unificata.Gia’ in sede di Commissione Tecnica le Regioni hanno presentato degli emendamenti che volevano ammorbidire il vincolo previsto dall’art 4 comma 2,inserendo la clausola secondo cui sarebbe stata la Commissione Permanente a DECIDERE quando inserire le linee di indirizzo nel “paniere” della verifica dei LEA.
E’ stata una FORZATURA che le associazioni hanno accolto per agevolare l’iter di approvazione e mettere in condizioni le Regioni di PROGRAMMARE i servizi attesi gia’ da qualche anno.
La riunione del 10 MAGGIO e’ stata preceduta nuovamente dalla commissione tecnica,che ha ulteriormente squalificato il documento inserendo la CLAUSOLA CHE TALI LINEE DI INDIRIZZO SARANNO REALIZZATE COMPATIBILMENTE CON LE RISORSE DISPONIBILI A LIVELLO TERRITORIALE.
Questo emendamento che e’ in violazione della legge 134 e dell’art 60 del dpcm sui LEA,fa PERDERE la connotazione di livello essenziale di Assistenza alle Linee di indirizzo.Per i servizi previsti non si attinge piu’ al FSN:la loro EROGAZIONE E’ VINCOLATA ALLA DISPONIBILITA’ FINANZIARIA DELLE AZIENDE SANITARIE.le Regioni non saranno più obbligate ad aggiornare la Rete Territoriale che delinea la programmazione dei servizi ed in DEFINITIVA TUTTO RIMANE COME SE LA LEGGE 134 e l’art 60 dei Lea non ESISTESSERO.
Le persone con autismo,che tanto affidamento facevano verso le citate normative,CONTINUERANNO AD ESSERE PRIVI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA E CURA.
Si tratta di un COLPO DI MANO delle Regioni che non hanno trovato un interlocutore attento nel Ministero della Salute,che in questi giorni di transizione ha PERSO evidentemente ogni npotere contrattuale e ogni interesse nonostante fosse stato sollecitato in tutti i modi a rimanere vigile a difesa della legge 134 anche a costo DI RITIRARE L’INTESA.
Le Associazioni DENUNCIANO fortemente questo abuso da parte della Conferenza Unificata e la distrazione del MINISTERO DELLA SALUTE e sono pronte ad IMPUGNARE l’atto di intesa davanti alle autorità competenti,confidando che IL PROSSIMO GOVERNO possa rimediare ad una violazione di legge.
Le persone con autismo non posso più aspettare il riordino dei servizi.Detti servizi non sono un costo assistenziale,se inseriti all’interno di una programmazione di intervento tempestivo ed appropriato che avrà il vantaggio di registrare adulti con bisogni assistenziali di minore intensità di autonomie oggi precluse.
L’OPINIONE PUBBLICA DEVE SAPERE CHE nonostante iniziative a favore della consapevolezza dell’autismo che e’ registrato sempre crescente nei dati epidemiologici,IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE PREFERISCE CONTINUARE A RELEGARE I NOSTRI FIGLI IN UNO STATO DI ABBANDONO E SENZA SERVIZI LASCIANDO TUTTO IL CARICO DI CURA E ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE.
GIOVANNI MARINO Angsa Calabria-Fondazione Marino per l’autismo Onlus-
Vito Crea-Presidente Adda