“Resalio” (2017, Città del Sole) edizioni della giovane scrittrice Elly Irukandji è il romanzo incentrato sul concetto di resilienza che verrà presentato oggi, domenica 20 maggio alle 18,30 nello spazio culturale “MAG La ladra di libri”.
Maria Antonella Gozzi dialoga con l’autrice.
Di seguito la recensione dell’opera.
«Resisto, dunque sono». Il significato di “resilienza” è la metafora che si dipana, aggrappandosi a ogni sillaba, lungo il sentiero di “Resalio”, opera prima di Elly Irukandji. edita da Città del Sole.
Il termine resilienza deriva proprio dal latino “resalio”, iterativo del verbo “salio” che, in una delle sue accezioni originali, indicava l’azione di risalire sulla barca capovolta dalle onde del mare.
Eh già, cadere e rialzarsi è un po’ come affondare e risalire: terra ferma o mare aperto non fanno la differenza: questo è ciò che Morgana, la protagonista di “Resalio”, impara a capire solo con il tempo, al passo lento e duro delle emozioni frenate e delle aspettative deluse.
Porta il nome della strega malvagia alla Corte del Re Artù, la “fragile” studentessa di Giurisprudenza, alle prese con lo studio di diritto amministrativo e con una ferita grande da rimarginare. Morgana ha gli occhi liquidi e gioca sui perenni inciampi che le circostanze le riservano. Sembra che non veda il proprio passo al di là delle Corverse che indossa come una seconda pelle.
Un padre prematuramente scomparso, una sorella – Marta – che sembra somigliargli ogni giorno che passa: stessi colori, stessi silenzi e una madre ansiosa, a tratti, invadente. Queste le persone più importanti per Morgana, le figure a cui ha regalato la sua stessa idea di figlia e di sorella “perfetta”. «E tutto il mondo fuori», come recita un verso della famosissima “Albachiara”, di Vasco Rossi.
Morgana è una ragazza che dice spesso “no”. Ché dalle nostre parti vuol dire essere “ribelle”, slegata dal mondo, diversa e finanche ingrata. In conflitto con la famiglia, di cui non comprende la strisciante ipocrisia delle convenzioni, il laccio stretto della formalità che non dà forma ma che, al contrario, toglie sostanza alla vita. Se non fosse per quell’unica sorella, non le sarebbe possibile sopravvivere.
Il linguaggio usato dall’autrice stride con l’animo della protagonista (anche se forse non è l’ossimoro più evidente): il primo duro, il secondo resiliente. Ché è, appunto, diverso. E gioca ad accostare al nome di Morgana quello dell’amica Ginevra. Si, Ginevra. Stupisce come la Irukandji riesca ad attingere dalla legenda per condurci nella sua storia. Come può Ginevra, amata da Lancillotto, essere amica di Morgana che tenta di ammaliarlo per attirarlo a sé?
Attraverso l’uso della metafora, l’autrice ci spinge verso la ricerca della verità, scoprendo pian piano i nervi che era riuscita a coprire alla meglio, almeno fino a quando amori maldestri e crudeli, abbandoni studiati e la morte della persona più importante della sua giovane vita non hanno rimosso l’ultimo frammento di una testuggine ormai troppo stretta e logora.
L’incontro con una bambina, Mira, stravolgerà alcune delle sue più intime convinzioni. Morgana, incapace di accettare la sua natura di persona resiliente, si trova a fare i conti con sé stessa, quando comprende di essere una persona capace di pulire le sue piume da cigno ad ogni caduta.
Elly Irukandji nasce il 29 maggio 1991. Comincia a scrivere storie all’età di undici anni e si accorge presto di quanto sia il modo più efficace per sentirsi nel posto giusto, ovunque. Frequenta il liceo classico “Pasquale Galluppi” di Catanzaro e successivamente si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza nella stessa città.
Speaker di Umg Web Radio dal 2013 e judoka di lungo corso, sostiene da sempre che gli studi giuridici intrapresi rappresentino ciò che vuole diventare, mentre la radio, la scrittura e l’arte in genere, tratteggiano invece ciò che è.
Resalio è il suo romanzo d’esordio.