di Antonella Scabellone
MARINA DI GIOIOSA JONICA- Oltre quindicimila euro in denaro contante e circa seimila in gratta e vinci. E’ questo il ricco bottino della rapina consumata ieri sera ai danni della sala giochi “Seven” di Marina di Gioiosa Jonica” .
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Mancavano pochi minuti alle diciotto quando due malviventi, con il volto travisato da passamontagna, hanno fatto irruzione nei locali della sala giochi siti sulla via nazionale e, armati di pistole semiautomatiche, hanno seminato lo scompiglio tra il personale che in quel momento era in servizio.
Il sistema di videosorveglianza ha ripreso tutta la dinamica della rapina dove si sono vissuti attimi di terrore soprattutto quando, uno dei due uomini, ha puntato la pistola in segno di minaccia alla tempia di una dipendente. Pur se travisati i due avrebbero lasciato qualche indizio sulla scena del crimine su cui stanno indagando gli agenti del Commissariato di P.S. di Siderno che, sotto le direttive del dirigente Vincenzo Cimino, in queste ore hanno interrogato tutto il personale dipendente della sala giochi. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Locri affidate al sostituto Francesco Cirillo.
La “Seven” è di proprietà di Rocco Femia, di Gioiosa Marina, figlio di Francesco Femia, ex presidente di Confindustria Calabria e titolare delle “Grafiche Femia”, già vittima l’anno scorso di un attentato, e di Francesco Ruso, figlio di Carlo Ruso, noto commerciante sidernese titolare di una tabaccheria sul Corso della Repubblica e di una ricevitoria di scommesse sportive sul Corso Garibaldi.