di Gianluca Albanese
SIDERNO – Passa col voto contrario del gruppo consiliare del Pd e le assenze dei consiglieri forzisti, il rendiconto di gestione 2017, al termine della seduta odierna del consiglio comunale di Siderno.
Una convocazione mattutina, quella diramata dal presidente del civico consesso Paolo Fragomeni, che ha suscitato la polemica decisione del consigliere forzista Enzo De Leo di non prendere parte alla seduta, per protestare contro l’orario dell’assemblea, incompatibile con quello di alcuni consiglieri e molti cittadini. Un tema, questo, ribadito dall’altro consigliere forzista Pietro Sgarlato, che prima di abbandonare l’aula al momento della trattazione del punto relativo, proprio al rendiconto di gestione 2017, ha preannunciato che farà ricorso al TAR (dopo aver inviato una diffida a procedere al Prefetto di Reggio Calabria Di Bari, allo stesso presidente Paolo Fragomeni e al segretario comunale Antonia Criaco) contestando il mancato rispetto delle norme di cui all’articolo 227 comma 2 del Testo Unico sugli Enti Locali e all’articolo 98, comma 3 del Regolamento di contabilità del Comune di Siderno, in special modo nella parte in cui prevedono che “I documenti riguardanti il rendiconto di gestione e i relativi allegati, devono essere messi effettivamente a disposizione almeno 20 giorni prima della seduta consiliare”, mentre in data 9 maggio è stato notificato l’avviso di deposito degli atti relativi all’approvazione del rendiconto di gestione 2017 e in data 12 maggio è stato notificato l’avviso di deposito della relazione dell’Organo di revisione sul rendiconto di gestione 2017, ovvero 11 giorni prima della data odierna, in cui è stato convocato il civico consesso.
E se questa convocazione prima dei canonici venti giorni non costituisce una novità assoluta per il consiglio comunale sidernese – nel 2011, in fase di approvazione del rendiconto 2010 i tempi furono ancora più ristretti- saranno, nel corso della seduta, sia il presidente Fragomeni che la segretaria comunale Criaco a spiegare i motivi alla base della decisione di convocare la seduta per oggi.
Ma andiamo per ordine.
La seduta si è aperta con la lettura, da parte del presidente Paolo Fragomeni, della lettera con cui l’assessore al Bilancio della Regione Calabria Mariateresa Fragomeni dava notizia delle proprie dimissioni dalla carica di consigliere comunale, per sopraggiunti impegni istituzionali, non disdegnando, in alcuni passaggi, di sottolineare il percorso non scevro da ostacoli e da momenti conflittuali con l’attuale amministrazione, dopo il passaggio del gruppo consiliare del Pd all’opposizione.
Il presidente Fragomeni ha chiarito che “I miei rapporti con Mariateresa Fragomeni sono attualmente improntati a cordialità, nonostante gli scontri del passato, e la stessa, dimettendosi da consigliera, ha mostrato grande senso di responsabilità, non essendo obbligata a dimettersi”.
Quindi, si è proceduto alla surroga, con l’ingresso in consiglio comunale nel gruppo Pd di Gabriella Boccuti, già capogruppo democrat dal 2011 al 2012 durante l’amministrazione Ritorto.
Nel suo discorso d’insediamento, la consigliera Boccuti ha ricordato le grandi aspettative riposte nella nuova amministrazione (della cui compagine faceva parte anche il Pd) alle elezioni del 2015 “Dopo – ha detto – il decennio di malgoverno del centrodestra. Tuttavia – ha proseguito la Boccuti – poco è stato fatto dal 2015 a oggi: basterebbe, per dare una vera svolta all’azione amministrativa, applicare le regole e il principio di legalità”.
Nel breve dibattito che ne è seguito, il consigliere Sgarlato ha detto di non condividere i riferimenti allo scioglimento del consiglio comunale dell’allora amministrazione Ritorto per infiltrazioni mafiose “Visto che – ha detto Sgarlato – siamo in attesa di un responso dopo l’invio della commissione d’accesso agli atti amministrativi”, mentre messaggi di stima e benvenuto alla Boccuti sono giunti dai capigruppo Rita Commisso di Fattore Comune, Antonio Sgambelluri del Pci e Peppe Figliomeni del Centro Democratrico.
Il capogruppo democrat Carlo Fuda, invece, prima della ratifica del suo nuovo ruolo, ha espresso critiche per la convocazione del consiglio comunale in orari mattutini, aggiungendo che “Mi auguro che l’impegno di Gabriella Boccuti nel civico consesso non finisca presto, perchè ciò significherebbe che il rischio di scioglimento sarà scongiurato”, aggiungendo un plauso a Mariateresa Fragomeni per il ruolo svolto in consiglio comunale e per i numerosi tavoli tecnici aperti in Regione sulle tante questioni nodali che riguardano la Locride in generale e Siderno in particolare. “Peccato – ha aggiunto il capogruppo del Pd – che non abbia avuto le stesse soddisfazioni nel civico consesso di Siderno per colpa del rapporto scellerato che si è fin da subito instaurato tra il sindaco e Fattore Comune”.
E se anche il consigliere del Pd Salvatore Pellegrino ha formulato i propri auguri di buon lavoro a Gabriella Boccuti, il presidente Fragomeni ha ricordato che “E’ la terza volta in questa consiliatura che il civico consesso è stato convocato di mattina, su 38 sedute complessive”, mentre il sindaco Pietro Fuda ha riconosciuto la bontà del lavoro dell’assessore regionale Mariateresa Fragomeni, ricordando come “Questo Comune abbia già formulato una richiesta di risarcimento milionari alla Commissione Straordinaria in carica dal 2012 al 2015 perchè Siderno non poteva subire l’umiliazione di essere retta da tre analfabeti – sic! – che hanno mal gestito il Comune”, aggiungendo di attendere con fiducia il verdetto del Viminale dopo il lavoro della commissione d’accesso agli atti “Perchè – ha detto – abbiamo tutte le carte in regola e se sarò soccombente perchè, come dicono tanti, mi sono messo contro i poteri forti, farò ricorso al Tar per difendere l’onore di Siderno e dei suoi figli”.
Quindi, dopo l’abbandono polemico della seduta da parte di Pietro Sgarlato, il presidente Paolo Fragomeni ha spiegato che la convocazione così repentina della seduta è frutto “Di – ha spiegato – un vero e proprio diktat del Prefetto di Reggio Calabria, che il 4 maggio ha inviato al Comune di Siderno una diffida a procedere all’approvazione del rendiconto di gestione entro il 24 maggio. Tra i due mali – ha spiegato, corroborato dalla segretaria comunale – abbiamo scelto il minore, perchè in caso di mancata approvazione del rendiconto, il Prefetto avrebbe avviato le operazioni di scioglimento del consiglio comunale per inadempimento. Un diktat – ha aggiunto – che sicuramente lede il sacrosanto diritto fatto valere dal consigliere Sgarlato, ma che abbiamo dovuto osservare visto che siamo superosservati”.
Dopo l’esposizione del rendiconto di gestione da parte dell’assessore al Bilancio Gianni Lanzafame, sono giunti i rilievi del capogruppo del Pd Carlo Fuda, che ha parlato di gestione inadeguata delle finanze comunali, di mancata riscossione di gran parte dei tributi e di distrazione di fondi “tanto che mi chiedo – ha detto – come si faccia a uscire dal dissesto in queste condizioni”.
E se i consiglieri Peppe Oppedisano di Fattore Comune, Peppe Figliomeni del Centro Democratico e l’assessore Bianca Gerace hanno difeso la bontà del rendiconto di gestione, è toccato all’assessore Lanzafame ribattere colpo su colpo dicendo, tra l’altro, che “Gli otto milioni di euro del fondo rischi, permetteranno al Comune di risparmiare in futuro”, che “Non abbiamo mutui da rinegoziare perchè lo abbiamo già fatto appena ci siamo insediati”, che “il risultato di amministrazione è positivo” e che “Anche la relazione dei revisori non è da prendere come oro colato, visto che a pagina 23 riporta erroneamente che “Il Comune non è né in dissesto e neppure strutturalmente deficitario”.
Dopo il voto favorevole all’approvazione del rendiconto (col solo parere contrario dei consiglieri del Pd) l’assemblea ha approvato all’unanimità il progetto per la realizzazione di una piazzetta in contrada Salvi e la relativa variante al PRG.
Quindi, sono state discusse alcune interrogazioni.
In particolare, quella presentata dal gruppo del Pd sulla necessità di interventi di regolamentazione della velocità del traffico in via Francesco Macrì e sul doppio senso di circolazione in via Cesare Battisti, recentemente ripristinato.
Tra le interrogazioni formulate oralmente, quelle del consigliere democrat Salvatore Pellegrino, sullo stato degli esterni della scuola in località Casanova e sulle difficoltà riscontrare nell’ufficio protocollo, in cui i due addetti rimasti dopo il pensionamento di un’altra lavoratrice, che impediscono di aprire il servizio in orari pomeridiani.
E se il sindaco ha rincarato la dose, aggiungendo che “Qua non aprono nemmeno i messaggi pervenuti via PEC, tanto che ho l’impressione che qualcuno non faccia appieno il proprio dovere”, il consigliere Sgarlato, rientrato dopo la discussione del rendiconto, ha puntualizzato che “Gli addetti al protocollo erano quattro: una è andata in pensione, è vero, mentre un’altra è stata trasferita con ordine di servizio in un altro ufficio”, risollevando la questione relativa alla mancata apertura del campo sportivo in orari pomeridiani, dopo il pensionamento dello storico custode Vincenzo Pasqualino.
Il sindaco, nel replicare, ha detto che “Stiamo mettendo a punto il rispristino ottimale di ambedue i servizi”, mentre prima della conclusione, il presidente Paolo Fragomeni ha voluto ricordare le vittima della strage di Capaci del 23 maggio 1992, nella quale persero la vita il Giudice Falcone, la sua compagna Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, esprimendo altresì la propria solidarietà al sindaco di Caulonia Kety Belcastro, dopo le intimidazioni subite di recente.