di Gianluca Albanese (foto e video di Enzo Lacopo)
CANOLO – “Abbiamo scelto questo luogo per valorizzarlo, e contribuire a rivalutare i nostri borghi antichi a rischio spopolamento per il calo demografico. Per combattere la criminalità organizzata la repressione da sola non basta: ci vuole uno sguardo prospettico alle nuove generazioni”. Canolo, ora di pranzo. Quando parla il prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari il cielo è plumbeo e minaccia pioggia. Tuttavia, a parte qualche goccia e una temperatura più bassa rispetto al litorale, all’interno del meraviglioso e storico palazzo De Agostino brilla la luce di uno Stato che mai, almeno da queste parti, è stato così unito e presente. Già, perchè ai piedi delle cosiddette “Dolomiti del Sud”, oggi erano presenti le massime istituzioni del territorio metropolitano, i vertici delle Forze dell’Ordine, del Tribunale di Locri e della Procura della Repubblica e i sindaci della Locride.
L’occasione è costituita dalla sottoscrizione di un protocollo per la legalità sottoscritto dai comuni ricadenti nella zona del Parco nazionale dell’Aspromonte per la gestione integrata degli appalti.
Una piccola rivoluzione, insomma. Ma non sono mancati dei riferimenti all’impegno della Prefettura nel combattere il fenomeno dei pascoli abusivi (cosiddette “vacche sacre”) che qui costò la morte del medico Fortunato Larosa, assassinato dalla ‘ndrangheta delle montagne.
Davanti a una sala affollatissima, ha fatto gli onori di casa il presidente della Commissione Straordinaria del Comune di Canolo Umberto Campini, che con malcelato orgoglio ha parlato di un Aspromonte “Del quale – ha detto- da qualche tempo non si parla più in un certo modo negativo, spostando l’attenzione sulle sue bellezze naturali e sulle sue recenti iniziative, come l’inaugurazione della fattoria degli animali, dell’asilo e del centro di aggregazione che sarà intitolato proprio a Fortunato Larosa”.
Il tema della lotta alle “vacche sacre”, poi, è stato trattato diffusamente da molti dei presenti, dal presidente del Parco d’Aspromonte Giuseppe Bombino, che ha parlato di “Successo della squadra-Stato guidata dal Prefetto, che con un approccio integrato al fenomeno ha ottenuto risultati formidabili”, al presidente del comitato esecutivo di AssoComuni della Locride Rosario Rocca, che nel consegnare al Prefetto un documento sottoscritto dai sindaci della Locride presenti, nel quale si esprime pieno sostegno all’attività dello stesso Prefetto, ha espresso compiacimento per i risultati raggiunti, unitamente al sindaco di Cittanova Cosentino, che si è unito ai ringraziamenti, anche a nome della sua comunità, che storicamente ha patito più delle altre il fenomeno delle “Vacche sacre”.
Il sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà ha riconosciuto che “Mai prima di ora il problema era stato affrontato col piglio pragmatico mostrato dal Prefetto Di Bari, capace di dare vita a una sinergia istituzionale che fa di Reggio Calabria il luogo simbolo delle buone pratiche amministrative”. Quindi, accennando al protocollo della legalità che sarà di lì a poco sottoscritto, ha detto che “Riguarderà la sicurezza sul lavoro e molto altro ancora, come a esempio la formazione professionale che permetterà di realizzare le grandi opere con manodopera calabrese e non più “importata””.
Il Prefetto Di Bari, dal canto suo, ha aggiunto che “Per quanto riguarda le “vacche sacre” sono stati abbattuti ben 105 capi di bestiame abusivo in questo periodo, con miglioramento delle condizioni di sicurezza di strade e montagne, segno che con l’ausilio dei Carabinieri Forestali, delle forze dell’Ordine in genere e della magistratura, la goccia che abbiamo fatto cadere può scavare la roccia”.
Quindi, dopo aver accennato ai patti per la sicurezza che i Comuni possono sottoscrivere con la Prefettura, ha lasciato la loro esposizione tecnica al dirigente Putortì, il quale ha detto, tra l’altro, che le domande scadranno il prossimo 30 giugno, e che dovranno essere corredate dalla firma del patto e da un elaborato tecnico con i lavori che s’intendono eseguire, dalla videosorveglianza a tutti gli altri sistemi per migliorare la sicurezza della nostra terra, per la quale sono previste importanti risorse.
Dopo il saluto delle altre autorità, compreso il presidente del Tribunale di Locri Palermo, è stato sottoscritto il patto per la legalità, prima del ricco buffet a base di prodotti tipici offerto dagli organizzatori.
Nel pomeriggio, il Prefetto è ripartito alla volta di Benestare, per tenere un incontro sulle condizioni della sanità locridea, insieme alla dirigenza dell’Asp di Reggio Calabria, ai sindaci e ai rappresentanti di Federfarma.
VIDEO con alcuni degli interventi.