di Francesca Cusumano
SIDERNO- “Come è possibile che 5 Comuni, tra i quali Siderno e Locri, hanno difficoltà a reperire una somma pari a 5mila euro che, servirebbero a pagare gli emolumenti spettanti ai dipendenti della Siderno Ambiente? E’ una difficoltà o una scelta politica”? “Sono dieci mesi che non ci pagano, intorno a noi solo sordità. Vergogna”.
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Sono queste le parole che trapelano nei cartelli affissi fuori del Comune di Siderno.
E si ci risiamo, da ieri infatti, gli operai della società addetta alla gestione del depuratore consortile della Città e di altri Enti associati, hanno ripreso la loro manifestazione di protesta, una situazione che sembra non trovare alcun punto fermo.
Nonostante nell’incontro di circa due mesi fa, tra la triade commissariale e Gattuso, presidente della Società con rispettivo legale, fosse emerso l’impegno di provare a risanare per quanto possibile l’ardua vicenda, analizzando in toto il caso in maniera tale da capire quali le responsabilità da assumere, ad oggi l’aria che si respira continua ad essere estremamente pesante.
Nessuna novità da allora, l’ultima mensilità (quella di gennaio del corrente anno) percepità dai lavoratori, risale allo scorso agosto.
Riepilogando quindi, 10 le spettanze arretrate, senza contare che a fine novembre scatterebbe anche la tredicesima, tra l’altro come rimarcato dai dipendenti, mai versata puntualmente.
Inoltre, secondo quanto riferito alla nostra testata questa mattina dagli stessi operai, ieri Eugenio Pitaro (componente della commissione straordinaria), ha reso noto l’intenzione di convocare un possibile Tavolo con i Comuni inadempienti, la cui data però ancora, non è stata fissata.
Anche il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, raggiunto dagli stessi nella giornata di ieri, si è detto disponibile a partecipare all’eventuale riunione.
Inoltre, oggi, il dottor Brescia, funzionario della Prefettura di Catanzaro a supporto della commissione,non ha negato loro le difficoltà riscontrate per tentare di venire finalmente a capo di un sistema che, allo stato attuale, appare attorniato da ostacoli.
Intanto, anche domani i dipendenti, esasperati, proseguiranno il sit-in in attesa di nuove risposte.