DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL COMUNE DI ROCCELLA
ROCCELLA – Il Consiglio Comunale di Roccella Ionica, nella seduta del 26 novembre scorso, ha approvato all’unanimità il Piano Finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e per la determinazione della tariffa della TARES (anno 2013) ed il Regolamento per l’applicazione del nuovo tributo comunale nella cittadina ionica.
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L’assessore comunale al Bilancio, Vittorio Zito, ha relazionato sull’argomento chiarendo ampiamente e con dovizia di particolari i criteri che sono stati seguiti per la determinazione delle tariffe.
“La Tares – ha osservato l’assessore – rappresenta al massimo grado l’atteggiamento che gli ultimi governi hanno avuto nel confronti dei Comuni. Mentre a Roma si discute della spending review nelle Regioni, nei Ministeri e negli organi di rappresentanza senza che si approdi a nulla, il Governo è intervenuto pesantemente sull’unica istituzione che, in questo periodo di crisi economica, politica ed etica, ha tenuto in piedi il nostro Paese: i Comuni.
“Al Comune – ha spiegato Vittorio Zito – è chiesto di occuparsi sempre di più delle esigenze dei cittadini e di fornire sempre più servizi, ma al contempo vengono tagliate pesantemente le risorse a ciò destinate dallo Stato. E’ naturale che il prezzo di tutto questo, alla fine, lo paghiamo tutti noi cittadini, in via diretta, con l’aumento delle imposte locali”.
La TARES rappresenta un aumento del costo del servizio di raccolta dei rifiuti e si compone di due tributi: il primo destinato, appunto, a coprire i costi della raccolta ed il secondo, fissato in 30 centesimi di euro per metri quadri, che deve essere versato allo Stato.
“La TARES – ha rimarcato durante la seduta consiliare Vittorio Zito – costa ai cittadini di più della vecchia TARSU e per le attività commerciali questo aumento sarà ancora più alto. Per capire le ragioni di tale aumento bisogna sapere come funziona il tributo: esso deve coprire il 100% dei costi del servizio di raccolta e smaltimento e quali siano questi costi lo dice la normativa nazionale”. “La vecchia TARSU – ha continuato Zito – copriva anche meno del 100% e, soprattutto, dava la possibilità di lasciare fuori dai costi alcune voci: ad esempio, il costo dello spazzamento stradale o il costo del personale addetto agli accertamenti o il costo di parte degli ammortamenti o il costo di svalutazione dei crediti”. “Mentre prima questi costi venivano pagati in parte con i trasferimenti statali o per nulla conteggiati nel servizio, oggi – ha osservato l’assessore – non è più così. Di conseguenza, se l’anno scorso i costi del servizio a Roccella erano di circa 800 mila euro, oggi detti costi ammontano a circa 1 milione di euro”.
“Tali costi, tuttavia – ha evidenziato Zito – in assenza della raccolta differenziata, sarebbero stati maggiori: infatti questa cifra si riferisce ai costi al netto dei guadagni di circa 50mila euro che sono derivati dalla vendita del materiale recuperato. Inoltre, sempre grazie alla raccolta differenziata, tutte le utenze domestiche, per come previsto dalla legge, hanno avuto una riduzione del tributo dovuto del 3.5%”. “Il totale dei costi – ha specificato l’assessore – va poi interamente ripartito tra i contribuenti secondo il principio che chi più inquina più paga. Non si può, quindi, dividere tale carico di costo sulla base della sola superficie, ma si deve tenere conto, per le utenze domestiche, del numero degli occupanti e, per le utenze commerciali, della tipologia di attività svolta”.
La legge nazionale ha, perciò, determinato dei coefficienti minimi e massimi che stimano, indipendentemente dalla superficie tassata, la produttività di rifiuti per singola utenza.
A Roccella, con voto unanime, dopo il proficuo lavoro svolto nella commissione Affari Istituzionali, si è deciso di attribuire i coefficienti minimi ai soggetti che registreranno maggiori aumenti (famiglie numerose o attività commerciali quali bar, ristoranti) e i coefficienti massimi a chi subirà lievi aumenti. Inoltre, con regolamento, sono state individuate specifiche agevolazioni per chi occupa l’abitazione per meno di 6 mesi all’anno, per le famiglie in difficoltà economiche in cui risiede un portatore di handicap e per particolari attività produttive che producono rifiuti speciali.
La Tares, tuttavia, avrà valenza solo per il 2013 perché già dal prossimo anno questa tassa sarà sostituita dalla IUC.
A tale proposito, Vittorio Zito ha fatto notare che “i risultati ottenuti nella raccolta differenziata torneranno ulteriormente utili in quanto sono previste ulteriori agevolazioni”.
A margine della seduta del civico consesso, Vittorio Zito ha infine dichiarato: “L’impegno che l’Amministrazione comunale ha voluto assumere è di continuare su questa strada erogando un servizio la cui qualità è riconosciuta a livello regionale ed oltre, ed agendo sempre di più per avere tutte le premialità che la legge prevede a favore di chi fa per bene la raccolta differenziata. E che questo impegno sia stato condiviso da tutte le opposizioni presenti, con il voto unanime, dà conto da un lato dei risultati raggiunti e dall’altro della capacità delle rappresentanze politiche che siedono in Consiglio di mettere al centro della propria azione solo il perseguimento degli interessi dei cittadini di Roccella”.