di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Equilibrio da manuale. E stavolta non si tratta del famigerato manuale “Cencelli”.
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Già, perché la composizione civica della lista di “Libertà è partecipazione” l’ha resa scevra dagli equilibrismi tipici di chi invece si sarebbe trovato costretto a mediare tra i vari partiti (o peggio, tra le varie correnti di un singolo partito) ma semplicemente tra le varie “sensibilità” (espressione tanto insulsa quanto in voga di questi tempi) di un’aggregazione.
E allora, con un pizzico di sano compiacimento, vogliamo partire dalle conferme rispetto alle nostre modeste previsioni della vigilia.
La prima riguarda la presidenza del consiglio comunale. Era logico che toccasse alla candidata che aveva ottenuto il maggior numero di voti di preferenza, cioè Loredana Femia. Sarà anche la più giovane del Consiglio, ma le doti di equilibrio necessarie per condurre i lavori del civico consesso, assicurando pari dignità all’opposizione, sicuramente non le mancano. E il suo compito non si preannuncia tra i più ardui, vista la correttezza che ha caratterizzato l’intera campagna elettorale.
Anche sul vicesindaco (Maria Elena Loschiavo) ci avevamo – grosso modo – azzeccato: donna, colta e, se la presidenza fosse andata a un esponente del comitato giovanile O’Strakon, il ruolo di vice del sindaco Vestito sarebbe toccato a chi proviene dal comitato cittadino per la vivibilità di Marina di Gioiosa. Scontate, inoltre, le deleghe a Istruzione e Cultura; un po’ meno quella alle Politiche Sociali. Complimenti.
Il re delle deleghe, invece, almeno dal punto di vista numerico, è stato il giovane Giuseppe Coluccio. A quelle, ampiamente prevedibili, a Sport, Turismo e Spettacolo, si è aggiunta quella dell’Ambiente, segno della grande apertura di credito che il primo cittadino ha dato ai più giovani fra gli eletti.
A proposito di giovani e di politiche per la loro valorizzazione che farebbero impallidire persino Renzi, una sostanziale promozione è giunta anche per il trentaduenne ingegnere Francesco Lupis, al quale sono andate due deleghe pesantissime come quelle ai Lavori Pubblici e al Decoro Urbano, segno che Vestito non intende giocare il ruolo dell’uomo solo al comando, ma si fida di chi l’ha sostenuto con grande lealtà.
E poi c’è la “sorpresa” Isidoro Napoli. Pronti a recitare il “mea culpa” per non aver previsto la sua presenza in giunta (avevamo attribuito maggiori chance ad Annamaria Albanese, che ha ottenuto un numero maggiore di preferenze), ma poi, spulciando bene tra le deleghe che gli sono state attribuite, comprendiamo appieno il significato della scelta. E non ci riferiamo tanto all’Urbanistica, quanto a quella – assolutamente inedita – all’Unione dei Comuni della Vallata del Torbido, per la quale il dibattito è aperto da tempo ed è in cantiere un disegno di legge regionale da parte del consigliere a palazzo Campanella Nino De Gaetano.
Napoli, infatti, è originario di Grotteria e, come ha detto in campagna elettorale, vuole rappresentare tutta quella fascia di cittadinanza che nel corso dei decenni ha abbandonato i paesi interni per trasferirsi “alla Marina”, pur senza dimenticare le proprie origini. E quindi, chi meglio di “Sisì” nel ruolo di chi guarda all’Unione dei Comuni della Vallata del Torbido con una prospettiva più ampia rispetto agli angusti confini cittadini?
Resta il capitolo delle deleghe extra-giunta. Annamaria Albanese ne ha due importanti: Politiche del benessere e prevenzione delle patologie oncologiche, segno dell’attenzione che la nuova amministrazione vuole dedicare a un fenomeno tristemente diffuso in tutto il comprensorio.
Il cerchio si chiude con il ruolo di capogruppo di maggioranza che va a Domenico Zavaglia, che assume su di sé anche la delega alle Attività Produttive. mentre il sindaco, come ampiamente preannunciato, tiene per sé quelle al Bilancio e al Personale.
Un’ultima considerazione va fatta sull’età media della giunta (compreso il sindaco) che è di 44 anni; un dato che si abbassa sensibilmente e arriva a 41 se si calcola anche l’età della presidentessa in pectore del consiglio comunale.
Resta solo un tassello per completare questa vera e propria lezione di rinnovamento della classe dirigente (non solo dal punto di vista anagrafico, ma anche e soprattutto nel modo di fare politica) che dovrà essere emulata anche dai comuni viciniori: fare in modo che la carica di vicepresidente del consiglio comunale vada a un consigliere di minoranza. Abbiamo fondati elementi da ritenere che questa nostra aspettativa non andrà delusa.
Chiudiamo con un aggiornamento sull’attività del primo cittadino, che subito dopo la riunione di giunta ha compiuto parecchi sopralluoghi per monitorare lo stato dei corsi d’acqua stante l’allerta meteo per il week end. Secondo quanto scritto da Vestito su facebook – il sindaco sta usando molto il social network per avere una comunicazione più diretta coi cittadini – «i torrenti non presentano criticità» e dunque domani le scuole rimarranno aperte, anche se domattina verranno compiuti ulteriori sopralluoghi.